Anche il Torneo di quest’anno sarà raccontato su una delle più importanti piattaforme del mondo
Come già anticipato dal produttore James Gay-Rees nell’intervista rilasciata a OnRugby a febbraio, la serie Netflix “Full Contact” dedicata al Sei Nazioni avrà una seconda stagione: uscirà nel 2025 e parlerà del Sei Nazioni 2024 che sta per finire.
Dopo il grande successo della prima stagione sono già tutti al lavoro sulla seconda, che sarà nuovamente incentrata sui protagonisti e sulle grandi storie di questo Sei Nazioni, dal drop di Marcus Smith a tempo scaduto che ha tolto il Grande Slam dalle mani dell’Irlanda alla prima vittoria casalinga dell’Italia dopo 11 anni e all’incredibile finale di Lille contro la Francia, con il palo di Garbisi nel finale.
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Le troupe televisive della società di produzione Box To Box stanno lavorando già da gennaio, hanno raccontato la preparazione fisica e mentale dei giocatori verso il Sei Nazioni, il lavoro degli allenatori. L’obiettivo della seconda stagione è andare ancora più a fondo nella vita dei giocatori, mostrandoli come mai prima d’ora.
L’amministratore delegato del Sei Nazioni, Tom Harrison, ha commentato così la notizia della seconda stagione di “Full Contact” su Netflix nel 2025: “Siamo lieti di portare al pubblico di tutto il mondo un altro ritratto, intimo e senza compromessi, del più grande torneo internazionale di rugby del mondo. Visto che la prima stagione è stata accolta così bene, siamo certi che la seconda continuerà ad attrarre nuovi fan e ad aumentare l’attrattiva globale del gioco.”
James Gay Rees, co-fondatore di Box To Box Films e produttore esecutivo, ha aggiunto: “È sempre un privilegio avere accesso alla vita di qualcuno, ma bisogna anche essere in grado di comprendere e catturare il duro lavoro, l’impegno e la strategia che consente a ciascuno di questi team di esibirsi ai massimi livelli”.
“Sappiamo che i fan di questo sport hanno adorato vedere cosa succede dietro le quinte e speriamo che le storie che racconteremo fuori dal campo serviranno a migliorare l’incredibile drammaticità che abbiamo già visto quest’anno in campo in questo Sei Nazioni. ”
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