Sei Nazioni 2024: l’Irlanda fatica ma piega la Scozia e si aggiudica il secondo titolo consecutivo

All’Aviva Stadium finisce 17-13, con i Verdi che riescono a superare una difesa del Cardo davvero encomiabile

Sei Nazioni 2024: l’Irlanda fatica ma piega la Scozia e si aggiudica il secondo titolo consecutivo – ph. AFP

È l’Irlanda a vincere, per la seconda volta consecutiva dopo l’edizione 2023, il Sei Nazioni e anche stavolta può festeggiare di fronte al proprio pubblico dell’Aviva Stadium. Il successo dei Verdi era molto probabile già prima dell’ultima partita, ma la certezza matematica è stata conquistata con la vittoria sulla Scozia per 17-13.

Una Scozia che comunque ha lottato davvero con le unghie e con i denti, restando decisamente in partita fino al 60′. Dopo un primo tempo in equilibrio, l’avvio della ripresa è stato terribile per gli Highlanders: l’Irlanda è stata continuamente nella loro metà campo, arrivando più volte ad un passo dalla meta del break. La difesa degli uomini di Gregor Townsend è stata encomiabile fino al cartellino giallo per falli ripetuti, che ha permesso ai Verdi di trovare finalmente la marcatura decisiva. Al 76′ anche la squadra di Andy Farrell ha rischiato a causa di una nuova ammonizione, stavolta ai loro danni, ma alla fine riesce a gestire il vantaggio costruito e conquistare il secondo titolo consecutivo al Sei Nazioni.

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Irlanda-Scozia, la cronaca

Una partita che può valere un trofeo per entrambe: l’Irlanda si gioca la vittoria del Sei Nazioni 2024, la Scozia la Triple Crown. Il primo quarto del match è ricco di avvenimenti e impatti importanti, ma nel punteggio varia poco. Al 20′ infatti il tabellino segna 7-6 per i padroni di casa, grazie alla meta segnata da Sheehan al 13′, su grave errore della touche scozzese, e trasformata da Crowley.

Prima e dopo però la Scozia si è fatta vedere per parecchio tempo nella metà campo avversaria. Il trequarti del Cardo hanno più volte minacciato la difesa dei Verdi: i loro placcaggi sono sì efficaci ma non privi di imperfezioni. Dei due falli commessi approfitta Russell dal piede, tenendo gli Highlanders attaccati nel punteggio.

Nei minuti successivi la partita rallenta un po’: prima è ancora la Scozia a farsi vedere di più al largo, ma alcuni errori di trasmissione dell’ovale bloccano sul nascere le loro iniziative. Contenute queste offensive avversarie, è l’Irlanda che tenta un attacco pericoloso ma anche questo è contenuto, grazie alla buona guardia della linea scozzese che conquista turnover. Nelle azioni successive un’ostruzione involontaria degli ospiti regala però un’occasione di calcio ai Verdi al 35′: il piazzato è centrale ma distante, e Crowley non riesce a centrare i pali.

Le due squadre però non si risparmiano fino al termine del primo tempo, con gli irlandesi che hanno tra le mani l’ultimo ovale prima dell’intervallo: i padroni di casa insistono ben oltre il 40′, ma alla fine per un passaggio calibrato male l’ovale esce e le squadre vanno a riposarsi con il punteggio sempre in forte equilibrio, 7-6.

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Dopo un primo tempo equilibrato, due errori scozzesi rischiano di rovinare tutto quanto fatto nei primi 40′: prima Fagerson regala un calcio di punizione per l’Irlanda, con Crowley che stavolta non può sbagliare, poi Russell spara fuori il calcio di ripartenza. Imprecisione grave, i Verdi vincono la successiva mischia a metà campo e si accampano nei 22 avversari. A questo punto l’Irlanda fiuta il momento di difficoltà avversario e tenta il colpo grosso: questo però fallisce proprio nella finalizzazione, con Furlong che all’ultimo perde il controllo dell’ovale.

Nonostante i due gravi errori precedenti, la Scozia ne esce subendo un solo calcio di punizione per il 10-6 sul punteggio. E la difesa degli uomini di Gregor Townsend è ancora una volta stoica, resistendo ad una seconda grande ondata verde al 53′. È Christie alla fine a salvare la baracca, placcando un Nash che aveva lasciato sul posto ben quattro difensori scozzesi.

L’Irlanda non si smuove dai 22 avversari ma, anche al 59′, la Scozia regge all’ennesima offensiva e si salvano. A parte qualche breve attimo di respiro, in pratica il terzo quarto di gara ha visto i Verdi continuamente in attacco nella metà campo del Cardo e più volte ad un passo dalla linea di meta. Nessuna di queste occasioni è però stata sfruttata grazie alla grande resistenza della diga della Scozia.

A cavallo del 60′ sembra finalmente che la Scozia abbia un’occasione per conservare l’ovale e mettere pressione sull’avversaria. Un’intercetto di Ringrose ribalta però la situazione e riporta, per l’ennesima volta, l’Irlanda a un passo dalla linea di meta: Henshaw però viene tenuto alto da Redpath. Per colpa dei tanti falli in successione (che avevano lasciato i Verdi col vantaggio), l’arbitro Carley deve punire la Scozia con un giallo per Ashman e i Verdi, in superiorità numerica, possono rilanciare la loro offensiva: stavolta non c’è storia e al 64′ Porter va di prepotenza oltre la linea di meta e schiaccia l’ovale.

Con la trasformazione di Crowley il punteggio lievita sul 17-6 e a questo punto tutto sembra chiuso, per la vittoria della partita e del titolo del Sei Nazioni 2024. La Scozia non riesce a ricostruire azioni credibili in inferiorità numerica e lentamente tutto sembra scivolare a favore dell’Irlanda. Al 76′ però l’episodio che rischia di cambiare volto al match: Placcaggio alto di Byrne su Russell, un testa contro testa che gli vale il giallo (confermato anche dal bunker).

Nella successiva azione è Jones a tenere vive le speranze della Scozia per la Triple Crown, col centro che rompe un placcaggio, evita Lowe e schiaccia l’ovale in mezzo ai pali. Con Russell che trasforma il punteggio segna 17-13 al 78′ e l’Irlanda deve stringere i denti in 14 per gli ultimi minuti di gioco. Spinti dal pubblico i Verdi resistono, spingono gli scozzesi a commettere in-avanti, e poi mantengono l’ovale finché il tempo non si fa rosso: a questo punto ovale sulle tribune e le note di Zombie, la canzone che ha accompagnato negli ultimi tempi i successi dell’Irlanda, può risuonare all’Aviva Stadium.

Matteo Salmoiraghi

Sei Nazioni 2024: formazioni ufficiali e tabellino di Irlanda-Scozia

Irlanda: 15. Hugo Keenan, 14. Calvin Nash, 13. Robbie Henshaw, 12. Bundee Aki, 11. James Lowe, 10. Jack Crowley, 9. Jamison Gibson-Park; 1. Andrew Porter, 2. Dan Sheehan, 3. Tadhg Furlong, 4. Joe McCarthy, 5. Tadhg Beirne, 6. Peter O’Mahony (c), 7. Josh van der Flier, 8. Caelan Doris.
A disposizione: 16. Ronan Kelleher, 17. Cian Healy, 18. Finlay Bealham, 19. Ryan Baird, 20. Jack Conan, 21. Conor Murray, 22. Harry Byrne, 23. Garry Ringrose.

Marcatori Irlanda
Mete: Sheehan (13′), Porter (64′)
Trasformazioni: Crowley (14′, 65′)
Punizioni: Crowley (43′)

Scozia: 15. Blair Kinghorn, 14. Kyle Steyn, 13. Huw Jones, 12. Stafford McDowall, 11. Duhan van der Merwe, 10. Finn Russell (cc), 9. Ben White; 1. Pierre Schoeman, 2. George Turner, 3. Zander Fagerson, 4. Grant Gilchrist, 5. Scott Cummings, 6. Andy Christie, 7. Rory Darge (cc), 8. Jack Dempsey.

A disposizione: 16. Ewan Ashman, 17. Rory Sutherland, 18. Elliot Millar-Mills, 19. Sam Skinner, 20. Matt Fagerson, 21. George Horne, 22. Cameron Redpath, 23. Kyle Rowe.

Marcatori Scozia
Mete: Jones (78′)
Trasformazioni: Russell (78′)
Punizioni: Russell (7′, 18′)

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