Dal prossimo anno nascerà anche un trofeo che verrà messo in palio annualmente per la sfida tra Italia-Galles
Al termine dell’ultimo incontro del Sei Nazioni 2024, non sono passate inosservate le dichiarazioni del capitano dell’Italia Michele Lamaro dopo la vittoria sul Galles.
Il terza linea aveva dichiarato nell’immediato post partita, che alcune dichiarazioni pre-partita dei gallesi non erano state delle più rispettose nei confronti dell’Italia (il riferimento era probabilmente a quelle di Wainwright, riportate a questo link). E contemporaneamente, nonostante la meritata vittoria dell’incontro da parte degli Azzurri, anche le parole post-partita del capitano del Galles Dafydd Jenkins non hanno fatto altro che rincarare la dose. Ma la questione non si è chiusa qui.
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Il giorno successivo, parlando a la Gazzetta dello Sport, Michele Lamaro ha esplicitato alcune piccole situazioni che non sarebbero state molto piacevoli nei confronti dell’Italia. Alla rosea il capitano ha riferito che il riscaldamento pre-partita degli Azzurri è stato interrotto anticipatamente: “Ci è stato detto di rientrare negli spogliatoi 15′ prima degli inni, ben in anticipo rispetto al solito. Abbiamo obbedito. Salvo vedere i gallesi in campo almeno 5′ in più di noi”.
Inoltre Lamaro ha aggiunto che ci sono state alcune scomodità per quanto riguarda l’assegnazione dei posti allo stadio per famigliari e accompagnatori degli Azzurri e che “contrariamente a quanto solitamente succede, nessuno di loro è stato ammesso al terzo tempo”. Ma il capitano, nell’intervista stessa, ha tenuto a specificare che si tratta solo di “piccole cose”.
Nonostante ciò, Abi Tierney, CEO della Federazione di rugby gallese (WRU), ha voluto contattare il presidente della Fir Marzio Innocenti per smorzare ogni ipotesi di spaccatura, da un lato specificando che la posizione dei posti per giocatori e accompagnatori è decisa dalla squadra ospite tra le diverse opzioni che la WRU fornisce, dall’altro sottolineando che la collaborazione tra le due federazioni: “Sia reciprocamente positiva e rispettosa quanto non lo sia mai stata”.
Gli ha fatto eco il presidente della Fir Marzio Innocenti (con una dichiarazione postata anche sui suoi profili social), che riportiamo di seguito.
“Con The Welsh Rugby Union siamo legati da una splendida relazione, basata sul comune amore per il Gioco”.
“Come due anni fa, l’accoglienza che ci è stata riservata è stata tra le più calorose e amichevoli che abbia sperimentato nella mia vita di rugbista. Nel mio percorso di Presidente della Federazione Italiana Rugby ho assistito a due vittorie dell’Italia al Principality: la sportività e la cultura rugbstica gallese non hanno paragoni tra i dirigenti ed il pubblico”.
Innocenti ha voluto tranquillizzare riguardo le parole di Lamaro: “Tra giocatori ovviamente a caldo si vivono altre emozioni e cose anche tutto sommato superabili diventano oggetto di irritazione e dichiarazioni potenzialmente polemiche.”
“Il nostro Capitano voleva mettere in evidenza che abbiamo ancora molta strada e vittorie da fare prima che le altre squadre accettino la sconfitta con l’Italia come una possibilità non così remota”.
A testimonianza della completa collaborazione tra le due federazioni Innocenti ha anche anticipato un’importante novità: “Dal prossimo anno metteremo in palio la Carwyn James-Roy Bisch Cup, dedicata a due grandi gallesi e uomini di rugby che hanno contribuito così profondamente allo sviluppo del rugby italiano: una testimonianza concreta degli indissolubili legami di amicizia che ci uniscono”.
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