Il punto di vista della leggenda azzurra sull’imminente torneo
Per la prima volta non sarà al via del Sei Nazioni Femminile, eppure Sara Barattin, una delle leggende assolute della nazionale italiana di rugby, non vede l’ora di gustarsi il torneo per capire dove le sue ex compagne potranno arrivare.
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Sei Nazioni Femminile, Sara Barattin: il punto di vista
Intervistata dal sito della FIR, la mediana di mischia si è così espressa su diversi argomenti: “Beh – ammette in maniera ironica -, prima o poi dovevo smettere. Non potevo mica andare avanti all’infinito. Mi manca la maglia azzurra, credo sia normale. Però era il momento giusto per staccare. Sto comunque continuando a giocare al Villorba, fino a quando mi divertirò continuerò a giocare, poi smetterò del tutto”.
Sulla rosa dell’Italia: “C’è tanta qualità. Partiamo da Alyssa D’Incà, Francesca Granzotto, Vittoria Vecchini, Vittoria Ostuni Minuzzi, ma ce ne sono davvero tante. Speriamo di avere sempre più ragazze di questo livello”.
Sulla profondità del roster azzurro: “Coach Raineri secondo me ha fatto benissimo, era il momento giusto per provare e far fare nuove esperienze alle ragazze. Lo ‘zoccolo duro’ del gruppo comunque era presente, ma intorno a questo sta crescendo tanto talento”.
Margini di miglioramento: “Negli ultimi anni c’è stata una crescita importante in touche, e in mischia comunque riusciamo sempre a ottenere i nostri possessi, quindi i miglioramenti ci sono già stati. Quello su cui bisogna lavorare tanto è soprattutto il piede, che è sempre stato il nostro problema”.
Andare all’estero per crescere e la sua esperienza: “Credo sia stata anche una scelta volta a mettersi in gioco a livello rugbistico e umano, per andare fuori dalla propria comfort zone. Il campionato inglese e quello francese poi sono di alto livello, è un modo per aumentare anche il proprio bagaglio tecnico. Personalmente – dice – solo un anno ci ho pensato, ma poi ho cambiato idea e ho deciso di rimanere qui. È stata una scelta di vita”.
Un pronostico sul Sei Nazioni Femminile 2024 dell’Italia: “La partenza sarà molto dura, l’Inghilterra come sempre è l’avversaria più difficile del Torneo. Con l’Irlanda possiamo giocarcela: vero che hanno il fattore campo dalla loro parte e questo ha sempre inciso molto ma credo e spero che le ragazze possano far bene. Con la Francia sarà un’altra partita molto difficile, forse quasi impossibile. Dovremo giocarcela contro Scozia e Galles, soprattutto la prima è alla nostra portata. Le gallesi invece stanno crescendo a dismisura, ma noi abbiamo già vinto 2 tante volte in Galles, e possiamo ripeterci”.
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