Il terza linea esordirà nell’imminente torneo di Hong Kong
Nel fine settimana del 5, 6 e 7 aprile torna il SVNS, le ex World Rugby Sevens Series, con la terzultima tappa della stagione, di base a Hong Kong.
L’Australia potrà contare su un nuovo membro in squadra: Michael Hooper, 32 anni e 125 caps per i Wallabies, di cui è stato a lungo capitano.
Il terza linea si è convertito al rugby a sette per inseguire il proprio sogno olimpico, ma un infortunio al tendine d’Achille gli ha impedito di essere parte della spedizione australiana per tutta la stagione. Avrà ora tre tappe a disposizione per dimostrare di essere all’altezza di una squadra che vuole provare a competere per una medaglia a Parigi.
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“Non sono né il più veloce né quello più in forma, quindi non cominciamo bene – ha detto con una battuta il giocatore ai giornalisti australiani, con la sua consueta franchezza – Darò tutto quello che ho. Scoprirò cose nuove e imparerò come ogni altro quando scenderò in campo e scoprirò cosa posso fare.”
Hooper è il primo ad essere cosciente di doversi conquistare sul campo la convocazione per le Olimpiadi e che non c’è niente di garantito, specie perché il suo adattamento potrebbe non essere così semplice come quello di un certo collega.
“Pensare che io sia pronto dopo Hong Kong credo sia solo un modo di mettermi addosso un po’ troppa pressione. Abbiamo visto Antoine Dupont iniziare piuttosto bene ed è grandioso per lui. Io spero di poter avere un buon impatto in squadra e capire che pezzo del puzzle posso essere e come posso contribuire.”
“Potremmo scoprirlo in questa tappa, o nella prossima, o magari mai e sono aperto a tutte queste possibilità. Questa è la cosa eccitante di questa sfida.”
“Ed è molto gratificante a dire la verità. Devo ringraziare un po’ di persone perché la strada fin qui è stata accidentata per me, con alcuni problemi ancor prima che il mio contratto iniziasse. Si tratta di un adattamento piuttosto grosso in termini fisici per giocare a questo sport e non sono ancora al punto in cui dovrei essere. Sarà un grosso passo avanti entrare in campo e giocare.”
“Finora sono stato un vero e proprio apprendista. La gente potrebbe pensare che sia strano essere un apprendista in una cosa che si è fatta per un bel po’, ma non è questo il caso: questo è un mondo completamente diverso.”
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