Il tecnico azzurro: “Qui le Azzurre non hanno mai vinto, ma vogliamo continuare a scrivere la storia. Ho scelto una panchina 6+2 perché sarà una sfida durissima davanti”
L’Italia cerca l’impresa: le Azzurre non hanno mai vinto in casa dell’Irlanda, ma dopo il successo di Parma dello scorso anno vogliono ripetersi anche in trasferta, in una partita assolutamente non facile. L’Irlanda, così come l’Italia con l’Inghilterra, ha mostrato una buona difesa contro una squadra molto forte come la Francia: “Sarà una partita durissima, le irlandesi in casa sono estremamente valide e riescono a sfruttare al meglio le condizioni meteo che si presentano spesso, in particolar modo per quanto riguarda il vento. L’Italia qui non ha mai vinto e per farlo c’è bisogno di grande umiltà e voglia di continuare a scrivere pagine importanti della storia del rugby italiano”.
Sarà anche la partita del ritorno in campo di Ilaria Arrighetti, che non gioca in Nazionale da Italia-USA del Mondiale 2022, quando uscì per infortunio dopo soli 2 minuti: “Ilaria è una leader, questa estate ha ricominciato a lavorare con il gruppo e l’ho vista sempre più cresciuta di raduno in raduno, fino ad essere pronta per giocare. La sua leadership è indiscussa ed è un piacere averla in squadra perché trasmette professionalità e voglia di lavorare: è un grande ritorno e un grande esempio” ha detto in conferenza stampa il coach Nanni Raineri.
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Il tecnico, così come contro l’Inghilterra, ha riproposto una panchina 6+2, pur cambiando alcune interpreti: “Abbiamo optato per questa soluzione perché sarà una partita fisicamente durissima davanti, pensiamo sia la scelta migliore pensando alla battaglia che ci sarà negli 80 minuti. Abbiamo delle alternative importanti, c’è Locatelli che può giocare sia seconda sia terza linea, Veronese che torna dopo un lungo infortunio e ha una grande opportunità”.
Dietro, Raineri ha optato per una doppia apertura con Madia 10 e Stevanin 12, in sostituzione dell’infortunata Sillari: “Abbiamo valutato diverse ipotesi, ad esempio Capomaggi che sarà in panchina ma può giocare centro, estremo e apertura. Alyssa D’Incà può giocare centro, mentre Granzotto e Ostuni Minuzzi possono giocare ala. Le alternative erano e sono tante anche per questa partita, abbiamo scelto Stevanin perché nonostante la sconfitta la prestazione delle trequarti ci ha soddisfatti (era entrata al 15′ per Sillari, giocando anche in quel caso primo centro, ndr), Emma poi è una ragazza solida che sta facendo grandi progressi, quindi l’abbiamo confermata come titolare”.
In assenza di Sillari, il tecnico ha dovuto anche designare un’altra piazzatrice: “Calcerà Rigoni, ma la stessa Beatrice Capomaggi che parte dalla panchina potrebbe essere una soluzione utile per i pali, soprattutto se la partita sarà punto a punto e servirà calciare nel finale”.
Tornando a Stevanin, per Raineri la giocatrice del Valsugana può giocare in entrambi i ruoli: “Può fare sia l’apertura che il primo centro, siamo sempre stati soddisfatti delle sue prestazioni. La decisione viene presa in base allo stato di forma suo e delle altre giocatrici. Visto che anche Madia sta giocando particolarmente bene abbiamo pensato che la scelta di Stevanin come centro fosse la migliore. Magari un giorno Emma potrebbe tornare 10, così come potrebbe farlo Rigoni che a ottobre contro gli Stati Uniti ha giocato bene in quel ruolo”.
Francesco Palma
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