La tattica e la strategia del Sudafrica ai Mondiali 2023
Vincere i Mondiali con una strategia estrema, tutt’altro che codificata. Il Sudafrica di Rassie Erasmus e Jacques Nienaber ci è riuscito e, a distanza di mesi dalla finale della Rugby World Cup 2023, i due tecnici raccontano come, in particolare spiegando il famoso 7+1 che hanno ripetutamente scelto per la composizione della loro panchina: ossia 7 avanti e 1 solo trequarti.
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Rassie Erasmus: “Pieter-Steph du Toit può giocare anche all’ala…”
In una clip di Betway, Erasmus e Nienaber affermano: “Nel momento in cui battemmo la Scozia nella prima fase, senza nulla togliere a Romania e Tonga, sapevamo che avremmo passato il turno. Ci siamo concentrati allora sulla partita contro l’Irlanda provando il 7+1: abbiamo perso la gara, ma questo paradossalmente ci ha aiutato perché ci ha tolto pressione”.
“Li abbiamo pensato: se vogliamo i nostri migliori 23 in formazione e 15 di loro sono avanti, dobbiamo trovare un modo per farli coesistere. Abbiamo capito che non c’era differenza fra gli avanti titolari e quelli della panchina. Il gruppo si è messo a disposizione e ci ha seguito”.
“Nel frattempo abbiamo dovuto fare delle valutazioni ipotizzando alcuni scenari e abbiamo pensato che, per noi, elementi come Pieter-Steph du Toit e Kwagga Smith avrebbero potuto tranquillamente giocare all’ala. Quindi abbiamo perseverato nel nostro processo. Infondo abbiamo pensato a una cosa: negli ultimi venti minuti i trequarti vanno a cercare gli 1 vs 1 contro gli avanti stanchi per cercare di superarli facilmente. Questo però non può succedere se tu cambi di fatto tutta la cerniera degli avanti”.
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