Grande soddisfazione per aver risolto un match che in 14 – e poi in 13 – sembrava molto difficile da portare a casa
Il Benetton può festeggiare dopo una sfida durissima. I Lions sono stati come sempre difficili da affrontare e imprevedibili, ma nonostante l’inferiorità numerica (nel finale anche doppia) a causa del rosso a Nicotera e del giallo a Fekitoa, i biancoverdi hanno conquistato i quarti di finale di Challenge Cup battendo i sudafricani 27-17 con un grande secondo tempo: “Abbiamo scavalcato tutte le difficoltà che abbiamo incontrato questa sera, ma questo si può fare solo se si è un gruppo affiatato, che va nella stessa direzione: non è scontato, ci sono 65 ragazzi che tutte le settimane vogliono giocare, quanto accaduto è merito loro e dei leader. Tutti sono allineati e tutti scendono in campo per un obiettivo comune” ha detto Marco Bortolami.
La svolta del match è arrivata su una scelta molto rischiosa ma efficace. Sul 17-17, in 14 uomini, il Benetton ha rinunciato ai pali ed è andato in rimessa laterale, segnando la marcatura del 24-17: “Se avessimo preso solo i 3 punti avremmo poi ridato il pallone ai Lions che avrebbero potuto attaccare per la meta con l’uomo in più. Abbiamo avuto fede in questo processo, siamo andati a segno e poi abbiamo resistito. I trequarti si sono adattati benissimo in difesa, senza offrire opportunità anche in 13. I ragazzi hanno sempre trovato la soluzione efficace: quando getti il cuore oltre l’ostacolo puoi fare cose che razionalmente sembrano impossibili”.
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Il tecnico ha poi parlato dei due cartellini: “Questi colpi alti vengono puniti. Forse quello di Fekitoa poteva essere considerato buono perché secondo me l’ha preso sul petto. Nicotera è entrato in ruck con grande velocità e gli arbitri sono molto attenti a queste cose, ma sono certo che non ci sia stata cattiveria o malizia e spero che la squalifica non sia troppo lunga. Sappiamo che dobbiamo controllare anche queste cose, oggi non ci siamo riusciti ma la squadra ha compensato il tutto”.
Ancora una volta Nacho Brex è stato premiato player of the match: “L’attitudine e la testa hanno fatto la differenza. Oggi la difesa ha fatto bene, ma è stato importante anche il lavoro dei nostri 9 e 10 nella gestione del gioco. Il player of the match? Io provo sempre a fare quello che mi viene richiesto dallo staff e dalla squadra, poi se arriva il premio il merito non è mio ma di tutti”.
Coach Bortolami ha poi spiegato il lavoro difensivo fatto in settimana per affrontare un avversario che attaccava in modo diverso dalle altre squadre: “Abbiamo dovuto lavorare in settimana per adattare la nostra difesa a un gioco particolare come quello dei Lions. Il nostro sistema è di salire alto all’esterno per forzare l’avversario a tornare dentro, ma loro avrebbero forzato i passaggi: quindi dovevamo salire ma poi spingere sull’esterno per pareggiare il numero, non è una cosa che facciamo solitamente. Nacho Brex e Fekitoa sono stati bravi a rimanere collegati con la linea”.
Ha preso la parola anche Rhyno Smith, che ha raccontato il suo splendido drop da metà campo: “Avevo sbagliato un paio di calci prima, volevo riscattarmi. Ho visto l’opportunità di avanzare e di avere un po’ di spazio, e allora ci ho provato. Giocare e vincere contro i Lions per me ha sempre un sapore speciale, per tanti anni ho giocato contro ma anche insieme ad alcuni di questi ragazzi”.
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