Nel comunicato non si esclude nemmeno che “la finale non potrà essere disputata”
Proseguono le tensioni tra i Club di Serie A Elite e la Federazione. Con un comunicato, che porta la firma del portavoce delle società Roberto Manghi, i Presidenti dei Club hanno infatti annunciato che valuteranno azioni di protesta nel corso dei play off per “accendere un faro sull’attuale gestione del massimo campionato domestico”. Inoltre ventilano la possibilità che la finale possa non disputarsi in quanto alcune società non possono avere una rosa completa il 2 giugno prossimo.
Come noto, qualche settimana fa la FIR, per garantire visibilità campionato grazie alla diretta della finale di Serie A Elite su Rai 2, ha infatti comunicato alle società lo slittamento di una settimana (dal 25 maggio al 2 giugno) della data della partita. I club lamentando uno scarso preavviso e la scadenza dei contratti di alcuni giocatori hanno espresso il loro dissenso.
Il 15 aprile però la Federazione ha ufficialmente comunicato che “la Finale della Serie A Elite Maschile tornerà anche nel 2024 in diretta in chiaro su Rai2 e su DAZN il prossimo 2 giugno alle 17.30 dallo Stadio “Sergio Lanfranchi” di Parma, ripetendo la positiva esperienza di simulcasting che aveva portato a totalizzare oltre 400.000 telespettatori e uno share del 2.3%”.
Per tutta risposta, martedì 16, Roberto Manghi, a nome dei Presidenti dei Club di Serie A Elite, ha inviato il seguente comunicato: “La Federazione Italiana Rugby ha annunciato ufficialmente ieri lo spostamento della Finale del campionato di Serie A Elite al 2 Giugno. Lo ha fatto ignorando le istanze e le esigenze dei club, ampiamente spiegate e documentate. Prendiamo atto della decisione della Fir che pare evitare qualsivoglia condivisione e confronto. Gia’ nella riunione del 28 marzo ultimo scorso al Presidente Innocenti era infatti già noto lo spostamento dell’ultimo atto del campionato. I club della Serie A Elite annunciano che saranno valutate azioni e proteste nel corso dei play off per accendere un faro sull’attuale gestione del massimo campionato domestico. Ad oggi non tutte le società possono garantire una rosa al completo per l’eventuale finale e non è da escludersi che la stessa, per questi motivi, non potrà essere disputata.”
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