Il neo-tecnico della Nuova Zelanda ha intenzione di mischiare un po’ le carte: ecco i talenti da tenere d’occhio
Mancano poco più di 2 mesi all’esordio ufficiale di Scott Robertson sulla panchina degli All Blacks, che giocheranno sabato 6 luglio a Dunedin contro l’Inghilterra: il tecnico della Nuova Zelanda è chiamato a riaprire un ciclo dopo la contestata gestione Foster, che dopo tante polemiche e tante difficoltà è andato a un passo dal conquistare il Mondiale, perdendo 12-11 una finale giocata per gran parte del tempo in 14. L’estate neozelandese potrebbe essere molto piena di novità, e secondo Planet Rugby ci sono 7 giocatori che potrebbero entrare a far parte del gruppo degli All Blacks. Alcuni hanno sarebbero all’esordio, altri hanno già indossato la maglia nera ma mai con continuità.
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Hoskins Sotutu
Il numero 8 dei Blues sta giocando un Super Rugby strepitoso: potenza, dinamismo, lavoro in mezzo al campo e vizio della meta (8 fino a questo momento), Sotutu conta già 14 presenze con gli All Blacks, ma non ha mai avuto una vera continuità dal 2020 ad oggi. In questi 4 anni è stato nel gruppo neozelandese a spizzichi e bocconi, ma è un giocatore a cui Robertson potrebbe dare una grande opportunità questa estate.
Ruben Love
Con l’infortunio di Will Jordan, che starà fuori tutta l’estate, si apre la battaglia per un posto nel triangolo allargato degli All Blacks. Uno dei principali candidati è Ruben Love, ala 22enne degli Hurricanes: elettrico e in grado di muoversi nello stretto, potrebbe essere una bella novità per una Nuova Zelanda che dovrà fare a meno uno di uno dei suoi giocatori più rappresentativi.
Cortez Ratima
Robertson deve risolvere il problema del mediano di mischia: Aaron Smith ha lasciato l’attività internazionale e Cam Roigard è infortunato. Ciò apre la strada sia a un possibile ritorno di fiamma di TJ Perenara sia al possibile esordio di Cortez Ratima, mediano di mischia dei Chiefs rapido e intelligente, che potrebbe essere anche avvantaggiato dal possibile impiego a 10 di Damien McKenzie, con il quale fa già coppia fissa nel club.
Xavier Numia
Il pilone sinistro è tra i protagonisti della cavalcata degli Hurricanes, da inizio stagione ai piani alti della classifica. Oltre alla solidità in mischia, Xavier Numia garantisce anche tanto lavoro nel punto d’incontro e in difesa. Certo, davanti ha una grande concorrenza (De Groot su tutti) ma l’età media non bassissima dei piloni neozelandesi spingerà Robertson a fare anche degli esperimenti, e il 25enne Numia potrebbe essere pronto per il livello.
Peter Lakai
In patria è considerato l’erede di Ardie Savea. Ora, senza scomodarsi in paragoni eccellenti, va detto che Peter Lakai si è già conquistato un ruolo da protagonista nel Super Rugby nonostante sia alla prima stagione, e solo lo scorso anno ha disputato il Mondiale Under 20. Il flanker degli Hurricanes sta bruciando le tappe e il suo nome è nel taccuino di Scott Robertson: bisognerà capire se lo lancerà subito o gli lascerà ulteriormente il tempo di crescere.
Brayden Iose
Un’altra terza linea. Anzi, un’altra terza linea degli Hurricanes, giusto per far capire il lavoro devastante degli avanti della capolista. Brayden Iose può giocare sia flanker che numero 8, e lo sta facendo a ritmi pazzeschi: è sempre stato un grande lavoratore in mezzo al campo, ma quest’anno si è dimostrato migliorato anche nell’avanzamento palla in mano in attacco, con 26 difensori battuti nell’attuale stagione di Super Rugby.
Samipeni Finau
Una sola presenza con gli All Blacks e una meta, decisiva per il successo per 23-20 sull’Australia della scorsa estate: Samipeni Finau, seconda e terza linea dei Chiefs, dopo aver vissuto il raduno di preparazione alla Rugby World Cup ha tutta l’intenzione di entrare in pianta stabile nel gruppo della Nuova Zelanda. Placcatore devastante e capace di coprire molti ruoli nel pacchetto di mischia, l’avanti di origine tongana potrebbe salire nelle gerarchie di Robertson.
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