L’allenatore irlandese si è messo al centro di un dibattito mondiale
Ronan O’Gara ha svelato le sue ambizioni future
Ronan O’Gara non ha fatto mistero sulle sue ambizioni future. In un’intervista a RMC Sport, l’attuale allenatore de La Rochelle ha dichiarato che “In questo momento mi piacerebbe avere la possibilità di vincere la Coppa del Mondo, sogno di vincere sia con l’Irlanda che con la Francia”.
Il 47enne ex assistente dei Crusaders e del Racing 92 ha guidato il club francese de La Rochelle alla vittoria per due stagioni consecutive della Champions Cup e pensa al suo futuro. Nel dicembre del 2022 Ronan O’Gara ha rinnovato il suo contratto da capo allenatore per altre cinque stagioni, perciò un suo probabile coinvolgimento con una nazionale non avverrà prima dei Mondiali australiani del 2027.
Il coach irlandese ha nominato Irlanda e Francia come possibili sui approdi futuri specificando che “Non sono francese. Sto cercando di mettermi alla prova e di mettere il mio nome in questo dibattito. È possibile che per l’Irlanda il prossimo allenatore sia un neozelandese, un sudafricano o un australiano, ecco come stanno le cose”.
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Ronan O’Gara: ambizioni personali e la stagione con La Rochelle
Ronan O’Gara è ambizioso, vorrebbe allenare una squadra per vincere il mondiale e lo vorrebbe fare da numero uno: “Fare parte dello staff? No, non credo. Quando hai un assaggio della posizione numero uno, di quelle responsabilità, è difficile.” ha detto l’ex mediano d’apertura del Munster.
Dal 2019 guida il club francese de La Rochelle con cui ha vinto due Champions Cup, nel 2022 e nel 2’23 entrambe le volte battendo il Leinster. Nel Top14 ha raggiunto due finali nel 2021 e nel 2023 perdendo in entrambe le occasioni con il Tolosa.
A proposito del suo club, il coach irlandese vuole concludere al meglio la stagione: “Abbiamo già vinto due Coppe dei Campioni ma questo non basta, anche se alcuni pensano che sia sufficiente. Sono un bugiardo se dico che tutto va bene perché tutto non va bene.Se non saremo efficienti non saremo tra i primi sei. L’unica altra squadra che ha la cultura della vittoria è il Tolosa”.
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