L’ex coach di Irlanda e Nuova Zelanda si prepara ad affrontare le prime sfide alla guida dei Wallabies, ma il lavoro è gà proiettato in avanti al 2025
Dopo una campagna mondiale disastrosa, l’Australia vuole voltare pagina definitivamente e riprendere il suo posto nello scenario del rugby mondiale.
Per farlo ha scelto di affidarsi ad un allenatore di comprovata esperienza come Joe Schmidt, subentrato al dimissionario Eddie Jones nel gennaio 2024.
Reduce dall’esperienza a fianco di Ian Foster sulla panchina degli All Blacks, Joe Schmidt ha il difficile compito di rendere subito competitiva una squadra in piena ricostruzione.
Il primo impegno, nonchè il debutto ufficiale del nuovo capo allenatore, è previsto per la finestra estiva di luglio in cui i Wallabies giocheranno tre partite con Galles (due test) e Georgia.
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Australia, Joe Schmidt “La coerenza è la chiave”
“Quando impari di più sui giocatori è quando passi molto tempo con loro. Non vedo l’ora che arrivi il tour di fine anno per trascorre insieme un po’ più di tempo”. Ha dichiarato Schmidt, che poi ha aggiunto: “Conosceremo i nostri migliori 15 giocatori quando nomineremo la squadra per giocare con il Galles. Stiamo facendo un passo alla volta, ma vogliamo essere davvero competitivi fin dal primo calcio d’inizio. Dicembre 2024 sarà il momento in cui avremo più chiaro il livello di crescita del gruppo.”
Lo sguardo inevitabilmente si allunga fino 2025. “Vogliamo essere il più competitivi possibile quando arriveranno i British and Irish Lions, questo è il mio più grande obiettivo, questo è l’apice”.
Nel frattempo le squadre australiane nel Super Rugby non se la stanno cavando affatto male. Un segnale positivo che secondo il coach neozelandese deve unirsi ad una maggiore continuità degli atleti impiegati in nazionale.
“Probabilmente la coerenza di prestazioni ha oscillato un po’, come dimostrano i match di Bledisloe Cup negli ultimi due anni, dove essere competitivi la prima settimana non si è necessariamente materializzato nell’essere competitivi la settimana dopo. Andare verso quella coerenza di prestazioni è enormemente importante, quindi cercare di costruirla farà parte della sfida.”
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