Il ritiro di Stuart Hogg? Potrebbe non essere definitivo

L’ex capitano della Scozia apre uno spiraglio per un possibile ritorno in campo

Sei Nazioni: tante novità (forzate causa infortuni) nella Scozia che attende la Francia. PH Sebastiano Pessina

Stuart Hogg PH Sebastiano Pessina

La carriera di Stuart Hogg è terminata poco prima dell’inzio della Rugby World Cup. Il carismatico estremo scozzesse ha appeso gli scarpini al chiodo con un invidiabile percorso sportivo alle spalle.

Dopo la conquista del centesimo cap, Hogg ha capito che i segnali del suo corpo non erano più quelli giusti per giocare al massimo livello. Da lì la scelta definitiva: stop con Exete, stop con la Scozia.

La comunicazione del ritiro ai suoi coach, l’annuncio pubblico e l’ avventura da opinionista TV con TNT Sports erano stati i primi passi della sua nuova vita fuori dal rettangolo verde.

Poi nel marzo scorso Hogg è salito agli onori delle cronache per una brutta vicenda, che lo ha visto finire in manette a causa di un violento diverbio con la ex moglie.

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Il possibile futuro nel club di Hawick

“Giocherò di nuovo da professionista? Probabilmente no”, ha spiegato Hogg al presentatore di ‘The Rugby Pod’ Jim Hamilton, che lo ha stuzzicato sul tema dopo che sono apparse alcune sue foto che lo ritraggono in ottima forma fisica sui suoi canali social. Immaggini esattamente coincidenti con il lungo periodo in cui non si è più visto in TV.

“Avrei potuto prendermi un anno sabbatico? Forse avrei potuto. Ma la decisione ora è che mi sono ritirato e ne sono convinto. Fisicamente e mentalmente non ero più in grado di giocare. Penso che giocherò ancora, ma non penso che giocherò da professionista. Potrei avere un piccolo ruolo per Hawick la prossima stagione e vedere come va.”

Hawick è il club della sua città natale, impegnato nella Scottish Premiership, dimensione semi professionale del rugby seniores maschile in Scozia.

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