Il nuovo tecnico, braccio destro di Brunello, lavorerà nel solco del ciclo precedente
Alcuni giorni fa, nell’ambito della conferenza stampa di revisione dell’attività internazionale dei primi mesi del 2024, la Fir ha ufficializzato un importante valzer di panchine: Massimo Brunello, affiancato dall’assistente Mattia Dolcetto, diventerà il nuovo tecnico delle Zebre Parma e il suo posto alla guida dell’Italia U20 sarà preso da Roberto Santamaria.
Il passaggio di consegne a coach Santamaria, allenatore degli avanti degli Azzurrini ed ex tecnico dell’Under 18, è stato così giudicato da Massimo Brunello: “Sono certo che i ragazzi non avvertiranno nessun cambiamento tale era ed è la mia sintonia con lui: Roberto merita questo incarico più di chiunque altro, e sono certo che le sue caratteristiche e la sua competenza garantiranno a lui e alle sue squadre un percorso di successo”.
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Vero che coach Santamaria era già perfettamente inserito nello staff dell’Italia U20, ma il suo approccio al nuovo incarico non sarà in discesa: già tra poche settimane dovrà confrontarsi con la Coppa del Mondo giovanile, al via in Sudafrica dal 29 giugno. Di questo ha parlato il neo-promosso tecnico, di origine messinese, alla Gazzetta del Sud.
Italia U20, parla il nuovo coach Santamaria
“Da subito dovrò confrontarmi con una competizione durissima, dalle dinamiche molto particolari come il Mondiale. Un’esperienza che ho già vissuto l’anno scorso ma in una veste differente. Assieme allo staff lavoreremo in continuità con quanto fatto negli ultimi anni, ci saranno inserimenti nel nuovo gruppo e nuovi equilibri da costruire, un punto su cui Massimo Brunello ha saputo dare un’impronta importantissima”.
“Sono felice di prendermi questa responsabilità – ha proseguito Santamaria – Non sarà facile, il settore giovanile sta crescendo tantissimo a livello globale, proponendo giocatori già pronti per vestire le maglie delle Nazionali più importanti in Europa e nel mondo. L’U20 infatti è la rappresentativa più impegnata in attività internazionale, e questo per il ruolo strategico che riveste nella crescita tecnica e attitudinale di ragazzi tra i 18 e 20 anni, come dimostra il consistente passaggio di tanti suoi elementi nella nazionale ‘maggiore’ avvenuto negli ultimi anni”.
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