Nel corso di un match davvero in bilico, Rovigo ci ha provato fino all’ultima azione utile ma alla fine passano i Tuttineri
Ad affrontare il Viadana alla finale scudetto del 2 giugno sarà il Petrarca. Al Mario Battaglini, in casa degli storici rivali del Rovigo, i Tuttineri riescono nell’impresa di battere i rossoblù che durante questa stagione regolare di Serie A Elite avevano sempre vinto il derby d’Italia.
Petrarca torna a battere Rovigo proprio nella partita giusta, quella di playoff che decideva l’accesso alla finale scudetto di Parma. Dopo un primo tempo assolutamente a due facce – prima metà a favore dei padovani con due mete segnate, poi la risposta ad entrambe dei rossoblù grazie alla doppietta di un superlativo Ferrario – la ripresa vede le due squadre continuare ad inseguirsi a pochi punti di distanza. A decidere il match è la maggiore forza dei Tuttineri in mischia dopo i cambi e gli errori al piede di Dogliani nel secondo tempo; nonostante ciò Rovigo ci ha creduto fino all’ultimo, insistendo col tempo abbondantemente rosso per ribaltare il risultato di 22-24 ma perdendo infine l’ovale.
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La cronaca di Rovigo-Petrarca
I primi minuti vedono le due squadre combattere in posizione di sostanziale equilibrio e, come classico in questi casi, è un errore imprevisto a rompere questa situazione: al 10′ Sperandio, su pressione di Trotta, sbaglia malamente un calcio di liberazione nella propria area di meta; è lesto Bellini ad approfittare della situazione e schiacciare l’ovale.
L’errore e la meta subita a freddo vede un Rovigo che non riesce a reagire, mentre esalta il Petrarca. I Tuttineri si attestano nei minuti successivi nuovamente nella metà campo avversaria e la seconda marcatura è solo questione di tempo. Al 17′, dopo la spinta in maul, gli ospiti allargano velocemente il fronte di gioco e, grazie al lungo assist di Lyle, l’ovale arriva a Scagnolari che schiaccia in bandierina. Nonostante la difficile posizione non manca anche stavolta la trasformazione dell’estremo patavino.
Passato il primo quarto di gara il Rovigo si trova già sotto per 0-14. Il doppio colpo finalmente scuote un po’ i rossoblù che, spinti dal proprio pubblico, iniziano a rendersi un po’ più pericolosi palla in mano. All’inizio i bersaglieri, nonostante il possesso, sembrano non avere particolari idee e contenuti dalla difesa avversaria.
La meta che riaccende le speranze del Battaglini arriva quindi da una giocata personale di assoluto livello di Ferrario al 31′. Il centro raccoglie l’ovale da un punto d’incontro fuori dai 22 mal sorvegliato dal Petrarca, fa tutto in proprio rompendo più placcaggi e va in meta sotto i pali. Non può sbagliare Dogliani che riporta i suoi a distanza di break.
Dopo essersi sbloccato, ora nel secondo quarto di gara il vento gira dalla parte del Rovigo: il Petrarca in attacco sbaglia l’ultimo passaggio, ovale recuperato dai Bersaglieri che ribaltano velocemente il fronte, si spostano nella metà campo avversaria e ancora Ferrerio, grazie ad una difesa patavina presa in controtempo, fa una seconda magia e schiaccia l’ovale. Stavolta la trasformazione è ben più angolata, ma Dogliani centra anche questa e il punteggio torna in assoluta parità prima di andare negli spogliatoi, 14-14.
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Il secondo tempo riparte com’era finito il primo, col Rovigo in avanti ma stavolta alla ricerca del sorpasso. Prima, su promettente azione dei rossoblù, l’ovale viene tenuto alto dalla difesa del Petrarca; alla seconda i padroni di casa puntano allora sulla precisione al piede di Dogliani, che centra la punizione e al 47′ i Bersaglieri riescono per la prima volta a passare in leggero vantaggio per 17-14.
Pochi minuti dopo l’occasione di tornare alla piazzola si ripropone per Rovigo ma il numero 10 rossoblù stavolta non centra i pali. L’errore di Dogliani rischia di costare al Rovigo perché nei minuti successivi Petrarca invece non spreca la sua chance. I Tuttineri si attestano nei 22 avversari e al 58′ conquistano un’importante mischia a pochi metri dalla linea di meta. L’ovale esce e viaggia veloce, arriva tra le mani di De Masi che buca la difesa rossoblù e schiaccia in mezzo ai pali. In un colpo solo i padovani tornano a condurre il match per 17-21.
La meta avversaria spinge i padroni di casa all’attacco per riconquistare il vantaggio: una prima chance al 64′ sfuma, ma al 68′ la maul dei rossoblù è davvero ben condotta e Cadorini trova la terza meta dei suoi. Bersaglieri che tornano in avanti ma di un solo punto: Dogliani è ancora impreciso e il parziale rimane sul filo del rasoio per 22-21.
La situazione è in bilico ma è il Petrarca ha dover insistere: al 74′ un’imbucata di Scagnolari mette in difficoltà la retroguardia del Rovigo e i padovani guadagnano e vincono un’importante mischia nei 22 avversari. Si punta sulla precisione al piede di Lyle, che mette dentro il calcio di punizione per un nuovo vantaggio ospite per 22-24.
La situazione così si ribalta con i Bersaglieri che nel finale, con il tempo abbondantemente in rosso, devono insistere per tornare in vantaggio e conquistare la finale scudetto: metro dopo metro si avvicinano fino ad un passo dalla linea di meta ma proprio quando l’abbrivio è ormai favorevole ecco l’errore nella presa dell’ovale, il pallone arriva a Lyle che lo calcia fuori per la vittoria del Petrarca nel derby d’Italia.
Matteo Salmoiraghi
Serie A Elite, playoff: formazioni e tabellino di Rovigo-Petrarca
Femi-CZ Rugby Rovigo: Sperandio; Vaccari, Diederich Ferrario, Uncini, Sarto; Dogliani, Chillon; Casado Sandri, Sironi, Meggiato, Ferro (cap.), Steolo; Swanepoel, Giulian, Leccioli.
A disposizione: Cadorini, Quaglio, Lastra Masotti, Zottola, Lubian, Cosi, Bazan Vélez, Lertora.
Head Coach: Alessandro Lodi
Marcatori Rovigo
Mete: Ferrario (31′ e 37′), Cadorini (68′)
Trasformazioni: Dogliani (32′, 38′)
Punizioni:
Rugby Petrarca: Lyle; Scagnolari, De Masi, Broggin, Bellini; Fernandez, Tebaldi; Trotta (cap.), Nostran, Casolari; Ghigo, Galetto; Hughes, Luus, Borean.
A disposizione: Brugnara, Montilla T., Bizzotto, Michieletto, Romanini, Vunisa, Citton, De Sanctis.
Head Coach: Andrea Marcato
Marcatori Petrarca
Mete: Bellini (10′), Scagnolari (17′), De Masi (58′)
Trasformazioni: Lyle (11′, 18′, 59′)
Punizioni: Lyle (77′)
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