Nigel Owens e le nuove regole di World Rugby: “Più probabile che creino nuovi problemi anziché risolverli”

Il celebre ex arbitro ha detto la sua sui provvedimenti in vigore da luglio 2024

Nigel Owens ha dimenticato i cartellini

Nigel Owens Ph. Sebastiano Pessina

L’estate 2024 vedrà tre nuovi cambiamenti regolamentari introdotti da World Rugby. Intorno a queste novità si è acceso un dibattito attorno al ruolo della mischia ordinata.

Dal 1° luglio infatti, l’opzione di prendere una mischia quando viene assegnato un calcio libero, sarà vietata. Si tratta di una mossa finalizzata a incoraggiare la palla in movimento, così che il gioco possa aumentare il livello di velocità.

L’ex arbitro internazionale Nigel Owens ha detto la sua su questo tema, evidenziando quelle che secondo lui sono le maggiori criticità del nuovo regolamento.

In particolar modo Owens, ha cercato di evidenziare quanto le nuove direttive vadano a snaturare il ruolo della mischia, che è una parte fondante del gioco.

Leggi anche: World Rugby rende effettive 3 modifiche al regolamento da luglio

Nigel Owens: “Il rugby è uno sport per tutte le forme e dimensioni”

“Temo che l’introduzione di questa nuova regola stia semplicemente coprendo le falle dei problemi del gioco e sia più probabile che crei ulteriori problemi invece di risolvere quelli esistenti – ha esordito Nigel Owens – Dobbiamo sempre ricordare che il rugby è uno sport unico perché è uno sport per tutte le forme e dimensioni. Questa è una delle attrazioni principali, le persone giocano perché c’è un posto per loro. Per i giocatori in prima linea, come Adam Jones e Ben Tameifuna la mischia è il pezzo forte. È un’opportunità per loro di usare la loro forza e capacità fisica a beneficio della loro squadra. Lo stesso vale per i trequarti, compresi i giovani emergenti. Stavo parlando a Belfast lo scorso fine settimana e c’erano un paio di giovani giocatori lì che stavano giocando in prima linea e non avrebbero voluto giocare da nessun’altra parte. Dobbiamo semplicemente assicurarci che la mischia rimanga parte integrante del gioco. In caso contrario, allora perderemo questi giocatori e danneggeremo il gioco stesso.”

Nigel Owens: “Se non stiamo attenti, entro un paio d’anni saremo come la rugby league”

Il fischietto gallese prosegue nell’illustrare quelle che secondo lui sono le pecche più evidenti del cambio ufficializzato da World Rugby.

“Quando hai una mischia, hai 16 giocatori legati, quindi quello che hai dietro di te è lo spazio. È importante essere in grado di mantenere quei 16 giocatori nella mischia il più a lungo possibile, perché quando la palla esce, c’è spazio per loro per attaccare. Se  quei giocatori non saranno coinvolti nella mischia, avremo solo altri pick-and-go. Non migliorerà affatto il gioco. Dobbiamo incoraggiare meno collisioni nel gioco, non di più. Con questa nuova legge, World Rugby depotenzia la mischia e porterà via una parte importante del gioco. Se non stiamo attenti, entro un paio d’anni saremo come la rugby league, con ancora meno spazio sul campo di quello che abbiamo ora.”

Nigel Owens: “Spetta ad allenatori e giocatori eliminare le tattiche negative”

Nigel Owens riconosce che possano esistere dei problemi di spettacolo legati ai tempi lunghi di ripresa del gioco, ma crede che qualsiasi provvedimento necessario per aumentare i ritmi in campo debba essere materia per allenatori e giocatori. Dal suo punto di vista, determinati problemi legati alla mischia ordinata possono essere risolti con un approccio positivo tra gli interpreti in campo e il direttore di gara.

“Ci sono tre o quattro ragioni per cui puoi dare un calcio libero e sarai sanzionato con una calcio di punizione se lo fai più di una volta, quindi le squadre saranno in grado di farla franca solo tre o quattro volte con queste mosse deliberate. Ma come sappiamo, le partite di rugby possono essere decise con un episodio e dare alle squadre più deboli una scappatoia come questa potrebbe rivelarsi significativo. Non vedo quali siano i meriti. Capisco perché si voglia introdurre qualcosa sulla chiamata di un mark – come abbiamo visto dal Sudafrica nei quarti di finale della Coppa del Mondo – ma impedire l’opzione per una mischia da un calcio di punizione incoraggerà solo una squadra più debole ad essere ancora più negativa di quanto non lo sia già. Se guardi le partite adesso, le squadre stanno già imbrogliando per ottenere un calcio di punizione derivante dall mischia, facendo un passo indietro per far sembrare che l’opposizione abbia ingaggiato prima. Ma questa nuova legge vedrà tutto questo portato ad un livello successivo, con le squadre più deboli che faranno fallo deliberatamente per evitare un’altra mischia.”

Nigel Owens: “Se non stiamo attenti, la mischia scomparirà per sempre”

Infine un monito generale sull’essenza del rugby, che secondo Nigel Owens dovrebbe mantenere intatto l’equilibrio tra le sfide dei pacchetti e le doti più creative dei trequarti.

“Tutto questo intaccherà anche un po’ dello spettacolo. Immagina il Galles in campo contro l’Inghilterra a Cardiff e la mischia gallese che spinge indietro il pacchetto inglese di un paio di metri per arrivare in meta. Il tetto dello stadio verrebbe fatto saltare via ed è così che dovrebbe essere. Il gioco è fatto per gli attaccanti, i profili come Shane Williams. È fatto per il tuo numero otto scatenato. Ma è fatto anche per le grandi doti fisiche degli avanti e dobbiamo ricordarlo. Potrei essere smentito, ma sarei molto sorpreso se questa nuova legge apportasse ulteriori aspetti positivi al gioco. Vedo semplicemente che aumenta la negatività e premia le mischie inadeguate e, se non stiamo attenti, la mischia scomparirà per sempre.”

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