Parla il tecnico che riuscì a portare nel 2002 i gialloneri al loro primo e unico scudetto
Quando ancora si chiamava Arix Viadana, i gialloneri guidati da Franco Bernini vinsero il loro primo e unico scudetto nella storia della società lombarda. Era il 2002; da allora la squadra ha partecipato ad altre tre finali, non riuscendo però più nell’impresa di portare il tricolore nel mantovano.
Quest’anno però l’occasione si ripresenta: il Rugby Viadana 1970 si giocherà la finale scudetto della Serie A Elite contro Petrarca, domenica 2 giugno. E secondo Franco Bernini, intervistato da la Voce di Mantova, stavolta c’è la chance di replicare la storica impresa fatta da lui e i suoi ragazzi 22 anni fa.
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“Sarebbe bellissimo aggiornare la storia – ha affermato l’ex-coach Bernini – Sono passati tanti anni ma quelle emozioni rimangono impresse nella memoria di tutti noi. È stata un’esperienza indimenticabile. Sarebbe fantastico se Viadana vincesse il suo secondo scudetto, io farò un gran tifo”.
Bernini ha ancora ben vivo il ricordo dell’anno 2002, quando portò i gialloneri al loro primo e unico tricolore: “Nella finale giocata a Rovigo contro il Calvisano c’erano tantissimi tifosi del Viadana, si giocò in un ambiente bellissimo. E quella vittoria fu il coronamento di un percorso straordinario. Ma la vera finale, se vogliamo dire così, fu la sfida precedente con la Benetton Treviso. Allora la semifinale si giocava andata e ritorno: perdemmo la prima in Veneto, 29-6, ma fummo poi fantastici a ribaltare la situazione vincendo 31-14 allo Zaffanella”.
“Ho visto in azione la squadra diverse volte quest’anno, ritengo sia quella che ha espresso il miglior rugby del campionato. Ha un gruppo di qualità, ben guidato dallo staff tecnico. Nella mia carriera ho avuto il piacere di allenare Gilberto Pavan, è molto preparato. Divertirsi e far divertire è la sua filosofia, che si è rivelata pure vincente”.
“Ora c’è l’ultimo ostacolo, la finale col Petrarca, che non ha certo bisogno di presentazioni. Bisogna fare attenzione al Petrarca, è una squadra esperta, più abituata a giocare queste partite secche. Ma allo stesso modo in una gara secca può succedere di tutto”, ha concluso Bernini.
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