La trequarti ala/centro del Villorba e della nazionale ha superato Emma Stevanin e Vittoria Ostuni Minuzzi
Alyssa D’Incà conferma la sua stagione di grazia e si aggiudica il premio di miglior giocatrice della Serie A Elite Femminile 2023/24. L’ala-centro di Villorba ha fatto incetta di premi e nomination: candidata al premio di Player of the Tournament del Sei Nazioni, ha vinto il premio Try of the Tournament ed nominata nel Team of the Tournament assieme a Beatrice Rigoni.
La 22enne bellunese ha vinto il premio di miglior giocatrice del massimo campionato domestico femminile con il 57,4% dei voti, davanti alle colleghe del Valsugana Rugby Padova Emma Stevanin (24,8% dei voti) e Vittoria Ostuni Minuzzi (27,8% dei voti).
Il terzetto di stelle si ritroverà in campo sabato 25 maggio quando, a Casale sul Sile, Valsugana e Villorba giocheranno per la vittoria dello scudetto 2023/2024. La finale fra le due compagini venete non è una novità, considerato che nel 2019 a trionfare fu il Villorba mentre nelle finali del 2022 e del 2023 al contrario fu il Valsugana a festeggiare.
Al termine della finale verrà inoltre consegnato il trofeo “Rebecca Braglia” alla Player of the Match: un trofeo importante, dedicato alla memoria della giovane giocatrice emiliana scomparsa nel 2018.
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Alyssa D’Incà: il profilo della miglior giocatrice della Serie A Elite femminile
Classe 2002 di Belluno, Alyssa D’Inca deve la sua formazione rugbistica al Rugby Alpago, club con cui ha militato in tutte le categorie giovanili fino al primo anno di U14. Nel 2018 passa al Villorba, sua squadra attuale, mentre il 10 aprile 2021 fa il suo esordio nel Sei Nazioni con la maglia azzurra nel match con l’Inghilterra.
La 22enne veneta è una sportiva a 360°: ha praticato anche atletica leggera, mezzofondo e corsa campestre. In una recente intervista al Foglio, Alyssa D’Incà ha spiegato poiché ha scelto il rugby e non l’atletica leggera: “Una sensazione di libertà (correre con il pallone in mano), una convinzione di potere, un’esplosione di felicità. Il più veloce possibile, il più lontano possibile. Avanzare, guadagnare, conquistare. Il rugby è terra da conquistare”
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