Ospite di una manifestazione equestre, il CT della nazionale ha parlato di Italrugby e dei prossimi obiettivi tecnici
Gonzalo Quesada non ha mai nascosto la sua passione per il polo. Il CT degli Azzurri pratica regolarmente questa disciplina che si gioca a cavallo in 4 contro 4 muniti di stecche di bambù, con l’obiettivo di mandare una palla attraverso due pali.
Il polo è uno sport di grande tradizione in Argentina e Quesada, grande appassionato, è stato invitato al torneo romano di Italia Polo Challenge, dove ha rilasciato delle dichiarazioni al quotidiano Tuttosport sul suo sport equestre preferito, ma anche e soprattutto sulla nazionale italiana.
“Mio padre giocava a polo. Avevamo un terreno di famiglia dove giocavamo da piccoli”, ha esordito il coach argentino parlando della sua esperienza, che poi ha dovuto interrompere non appena ha iniziato il suo percorso professionistico con la palla ovale.
“Appena ho smesso di giocare a rugby ho ricominciato. Lo sport della mia vita è il rugby. Il polo è una passione parallela, mi piace tantissimo ed è un motivo in più per passare del tempo con i miei amici”.
Il contatto tra Gonzalo Quesada e l’ambiente del polo italiano è cosa recente.
“Ho alcuni amici in comune con Stefano Giansanti (rispettivamente ideatore di Italia Polo Challenge e capitano della
Nazionale italiana). Ci hanno messi in contatto appena sono arrivato in Italia. Un giorno mi sono accorto che il Roma Polo Club era di fronte al nostro centro. Allora ho scritto a Stefano: ‘Senti, siamo qui con la Nazionale, se vuoi vengo a bere un caffè’. Alla fine abbiamo finito per pranzare insieme. Pochi giorni dopo ho avuto un’idea: ‘Stefano, e se facessimo un Asado con tutta la squadra da te?’. Ho portato la Nazionale al Polo Club e abbiamo mangiato tutti insieme”.
Il feeling con gli altri sport e il focus sui risultati dell’Italia
Gonzalo Quesada ha spiegato in una precedente intervista di avere molti interessi trasversali, principalmente legati al mondo dello sport e del coaching. Parole confermate nelle dichiarazioni rilasciate a Tuttosport.
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“Mi piace il calcio. Appena arrivato a Milano ho conosciuto Javier Zanetti. Mi ha invitato a cena al suo ristorante, poi alla sede dell’Inter dove mi hanno regalato una maglia. Ho visto anche il Bologna, e mi piacerebbe andare a vedere i playoff di basket. In passato ho seguito molto anche lo sci”.
Lo sguardo però è rivolto principalmente all’attività internazionale del rugby italiano. Arrivato a novembre 2023, Quesada in pochi mesi ha portato la Nazionale a disputare il miglior Sei Nazioni di sempre: tre risultati utili in cinque partite, due vittorie consecutive contro Scozia e Galles a chiudere un cammino storico.
“Ho cercato di capire subito la mentalità di questa Nazionale, e ho trovato persone preparatissime che lavoravano già molto bene. Sono fortunato ad avere un gruppo di grandissimi giocatori e leader. Obiettivi per il futuro? I risultati sono la cosa a cui puntiamo, ma per raggiungerli bisogna partire da tutti gli altri aspetti. E’ vero che siamo migliorati molto, ma ancora abbiamo tanti settori in cui migliorare nel gioco. Il nostro focus sarà su migliorare in tutte queste cose, poi i risultati arriveranno, anche se sarà difficile confermare quanto abbiamo già fatto”.
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