La combinazione tra impegni con i club, infortuni e usura potrebbe portare alcune novità
Da una parte la volontà di portare a casa un triplice successo contro Samoa, Tonga e Giappone, dall’altra le necessità di avere a che fare con acciacchi, infortuni e l’inevitabile usura di una stagione infinita, iniziata già 12 mesi fa con i raduni pre-mondiali.
A bilanciare le due facce della medesima medaglia è chiamato Gonzalo Quesada insieme al suo staff, che vede già operativo l’avvicendamento fra Marius Goosen e Richard Hodges nel ruolo di allenatore della difesa.
Per l’Italia, che annuncerà il prossimo 6 giugno la prima lista di convocati verso i test match estivi, alcuni nodi da sciogliere all’interno di una rosa che si prevede comunque largamente confermata rispetto al miglior Sei Nazioni di sempre.
In particolare nella linea arretrata, dove Paolo Garbisi e Ange Capuozzo saranno coinvolti nei playoff di Top 14 in partenza nel weekend del 16 giugno e potenzialmente assenti fino a venerdì 28 giugno a seconda dei successi che Tolone e Tolosa sapranno cogliere nel massimo campionato francese. La probabilità che i due giocatori possano non essere parte del gruppo all’inizio del raduno il 19 giugno a L’Aquila è consistente, con il rischio che se uno dei due dovesse arrivare fino alla finale possa anche essere del tutto assente per il tour, che inizierà il 5 luglio con la gara contro Samoa.
Il contemporaneo infortunio a Lorenzo Pani lascerebbe così l’Italia piuttosto scoperta nel triangolo allargato, nel ruolo di ala ma soprattutto di estremo. Quesada potrebbe provare a riportare in azzurro Jacopo Trulla, il cui ultimo cap risale al giugno 2022 contro il Portogallo. L’utility back delle Zebre ha giocato 19 partite con la franchigia in stagione e, dopo un inizio in sordina, ha convinto nelle sue ultime uscite da gennaio in poi, dimostrando una nuova maturità. Se Tommaso Allan (la cui presenza risolverebbe non pochi problemi) continuerà a non essere disponibile, poi, chissà che lo staff della nazionale non possa provare a portare in gruppo Matt Gallagher, come già fatto con Louis Lynagh: non è un mistero che l’estremo del Bath, titolare nella semifinale di Premiership dello scorso weekend e prossimo acquisto del Benetton, sia eleggibile per l’Italia.
Nel gruppo dei centri Federico Mori potrebbe riuscire a recuperare in tempo dal problema muscolare che non gli ha consentito di chiudere la stagione con il Bayonne, ma in alternativa il suo posto potrebbe essere preso da un Marco Zanon proveniente da una stagione decisamente positiva con il Benetton, dove ha peraltro dimostrato di potersi comportare bene in sintonia con Nacho Brex e Tommaso Menoncello.
Considerazioni residuali per il pacchetto degli avanti: in terza linea da valutare le condizioni di Seb Negri e Manuel Zuliani, attualmente indisponibili per il Benetton, ma Toa Halafihi ha offerto una annata difficile da ignorare e potrebbe essere pronto per tornare a vestire la maglia azzurra; in seconda Dino Lamb potrebbe tornare a occupare un posto in un lotto di giocatori che ha davvero fatto un chilometraggio enorme, e altrettanto potrebbe fare Edoardo Iachizzi.
Ultimo ma non meno importante, davanti c’è uno spot da riempire nel lotto di pilone sinistro: al Sei Nazioni hanno giocato solo Danilo Fischetti e Mirco Spagnolo, Luca Rizzoli è stato convocato prima di essere escluso nel finale di Torneo, con Simone Ferrari come terza alternativa a sinistra e Pietro Ceccarelli, Giosuè Zilocchi e Marco Riccioni a completare il reparto a destra. Chissà se sarà ancora così o se ci potrà essere qualche opportunità per un nome nuovo.
Lorenzo Calamai
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.