Quando una piccola cosa può aiutare a raggiungere il massimo obiettivo sportivo: le Olimpiadi
Il già leggendario ex-capitano dei Wallabies Michael Hooper, come risaputo, alla fine dello scorso anno ha deciso di salutare il rugby a XV per passare al Seven, per accarezzare il sogno di partecipare alle Olimpiadi 2024 di Parigi.
Un cambiamento non banale per il 32enne, per carta d’identità e infortuni pregressi, ma che stava iniziando a dare le sue soddisfazioni. Prima ad aprile il suo debutto con la nazionale australiana di rugby a 7 a Hong Kong, poi ai primi di maggio è arrivata la sua prima meta nel corso della prima giornata di gara a Singapore, penultima tappa del circuito SVNS.
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Proprio quando tutto sembrava indirizzarsi sulla strada giusta, però, il fisico ha preteso il suo pedaggio. Alcune settimane fa Hooper si è dovuto fermare, rivelando che soffre di osteite pubica; guaio che rischia di mettere in dubbio la sua partecipazione alle imminenti Olimpiadi.
Il materasso di Hooper e i “sogni d’oro” olimpici
Al giocatore che ha indossato per più di 120 volte la maglia dei Wallabies è stato detto di riposare per avere maggiori probabilità di essere convocato con la squadra australiana di rugby a 7. Eppure il consiglio, come dichiarato dallo stesso Hooper al programma Between Two Posts di Stan Sport, non stava portando i miglioramenti sperati. In particolare il dolore diventava insopportabile proprio quando dormiva di notte.
“Sto soffrendo, mi sveglio continuamente alle 2 o 3 di notte. I dolori sono alla regione inguinale: è come se qualcuno ti avesse colpito ai testicoli. Poi dovevo sdraiarmi sulla schiena perché non potevo mettermi sul fianco altrimenti continuava a farmi male. Ma così anche la schiena ha incominciato a darmi problemi”.
Michael Hooper ha iniziato a pensare all’acquisto di un nuovo materasso per sentirsi più comodo. Ne ha parlato col fisioterapista, ma quest’ultimo gli ha detto che anche con un nuovo supporto “la situazione non cambierà”.
Tuttavia il dolore non passava, allora l’ex-capitano dei Wallabies è tornato sulla sua intuizione iniziale: “Ho sopportato due settimane di questa cosa. Così una mattina ne ho avuto abbastanza e verso le 3 ho comprato un nuovo letto che mi sarebbe stato spedito in giornata”, ha aggiunto.
“E questo sembra aver risolto il problema… sembra che abbia funzionato. Ora, sicuramente questo ha coinciso anche con il fatto che non mi sono allenato per 10 giorni. Quindi, chissà quale delle due soluzioni abbia influito di più”.
La simpatica soluzione alle disavventure di Hooper non gli hanno risparmiato qualche battuta da parte di ex-compagni di squadra: “Se vedi Michael Hooper che cerca di imbarcare un materasso in un bagaglio di grosse dimensioni, sai che è stato convocato per le Olimpiadi”, ha scherzato amichevolmente l’ex-centro dei Wallabies Morgan Turinui.
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