Il club veneto si rinforza ulteriormente con un giocatore che contemporaneamente lavorerà anche nella società biancoverde
Continua la grande campagna acquisti del Mogliano, che dopo essersi assicurato le prestazioni di giocatori come Pettinelli, Ferraro e Borean porta alla sua corte anche Marco Lazzaroni, che ha preso una decisione di vita abbandonando la carriera professionistica: si dividerà tra l’attività nell’area commerciale del Benetton e quella rugbistica con il Mogliano.
Il seconda linea classe 1995 va ulteriormente a rinforzare un Mogliano intenzionato e replicare la stagione (soprattutto la seconda parte) che lo ha portato a conquistare i playoff: Lazzaroni vanta 15 caps con la maglia Azzurra e 127 presenze col Benetton.
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“Dopo un decennio trascorso con la Benetton Rugby come atleta professionista, ho deciso di rivedere le priorità della mia vita. “Mogliano mi offre la possibilità di essere vicino alla mia famiglia, al nuovo progetto in Benetton e all’azienda vitivinicola, senza dover rinunciare alla mia passione per il rugby” ha raccontato Marco Lazzaroni: “Anziché accettare opportunità all’estero, ho optato per non continuare nel mondo del professionismo ma di vederlo con un approccio diverso. Ho scelto di avviare un percorso lavorativo significativo all’interno della Benetton che mi consente di esplorare nuove sfide e ruoli al di là del campo di gioco. Parallelamente, intendo dedicare più tempo e risorse all’azienda vitivinicola di famiglia, un progetto che mi sta particolarmente a cuore e che rappresenta un legame profondo con le mie radici. Il trasferimento a Mogliano non è stato casuale, ma una decisione ponderata che rispecchia le mie nuove priorità: un equilibrio tra vita lavorativa, familiare e sportiva”.
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Il seconda linea neo-acquisto del Mogliano ha spiegato anche di non aver ancora voluto tagliare del tutto il legame col rugby giocato: “Un altro aspetto cruciale della mia scelta è legato alla salute mentale degli atleti, un tema di grande rilevanza. Ritengo che smettere bruscamente dopo una lunga carriera nel professionismo possa avere effetti negativi sulla salute mentale. Continuare a giocare al più alto livello nazionale mi permette di mantenere il legame con lo sport che amo, senza subire un distacco traumatico. Questa decisione rappresenta, per me, il miglior compromesso possibile. Posso ancora competere ad alti livelli con la squadra che mi ha visto crescere, ritrovando vecchi amici e conoscendone di nuovi, mentre mi preparo per una transizione graduale verso nuovi obiettivi professionali e personali”.
Molto felice anche il capo allenatore Marco Caputo: “Lazzaroni ci dà una grande presenza fisica, è una figura imponente sul campo. È in grado di giocare sia come seconda che come terza linea ad un livello molto alto. Anche il suo arrivo ci darà modo di continuare ad esprimere il nostro stile di gioco. Credo sia stato uno dei fattori motivanti, per la sua decisione e per quella di altri inserimenti che abbiamo fatto in questa campagna acquisti. Voglio e spero che lui e tutti i nuovi ragazzi si sentano parte di un eccitante gioco di movimento emergente nel nostro Campionato”.
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