Alla scoperta del numero 15 convocato da Gonzalo Quesada per il tour estivo e prossimo protagonista in biancoverde
I tifosi del Benetton Rugby, e più in generale dell’Italia, hanno già iniziato a memorizzare questo nome: Matt Gallagher. Classe 1996 proveniente dal Bath, club della Premiership inglese, ha firmato lo scorso febbraio un accordo con in club veneto per vestire la maglia biancoverde per le prossime tre stagioni.
Non solo: nelle scorse settimane il giocatore è stato chiamato da Gonzalo Quesada ai raduni con l’Italia per poi essere ufficialmente convocato per le Summer Nations Series 2024, che vedranno gli Azzurri impegnati in un tour nel Pacifico contro Samoa, Tonga e Giappone, nel reparto ali/estremi. Ma chi è Matt Gallagher e perché è stato possibile convocarlo con l’Italia?
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Chi è Matt Gallagher, nuovo estremo dell’Italia e del Benetton Rugby
Matt Gallagher è nato a Sidcup, in Inghilterra, dove si è formato anche rugbisticamente, crescendo nell’Accademies dei Saracens e con cui poi ha vinto uno scudetto nel 2019. Gallagher vanta nel suo curriculum esperienze anche in Irlanda, con Munster, e poi nuovamente nella Premiership, appunto con Bath. Con questo club proprio in nell’ultima stagione è giunto a giocarsi la finale di Premiership contro i Northampton Saints. L’estremo è partito titolare ed è rimasto in campo per tutti gli 80′, inchinandosi agli avversari solo nel finale per 25-21.
Il trequarti, con spiccate doti di corsa e visione di gioco, ha avuto esperienze giovanili con la rappresentativa U20 inglese, con la quale nel 2016 ha anche vinto il Mondiale di categoria. A livello senior è però classificato come uncapped, ovvero senza presenze totalizzate con nessuna Nazionale maggiore. Quindi perché è stato possibile convocare Matt Gallagher con l’Italia?
La sua eleggibilità con la Nazionale azzurra è stata confermata dal giocatore stesso e da Antonio Pavanello, direttore generale del Benetton Rugby, al momento della firma del contratto tra Gallagher e il club biancoverde. “Così come accaduto con Louis Lynagh, ci fa piacere aver inserito in rosa un altro profilo eleggibile per la nostra nazionale italiana”, aveva detto il dirigente.
Se Matt Gallagher è eleggibile anche per l’Italia è grazie al ramo materno della sua famiglia. Un nucleo familiare importante, perché anche lui come Lynagh è figlio d’arte, visto che suo papà John Gallagher, nel 1987, ha fatto parte degli All Blacks che hanno vinto la prima Rugby World Cup della storia del gioco.
Lo stesso giocatore, dopo aver ufficializzato il passaggio al Benetton, ha sottolineato l’attenzione verso il rugby italiano e l’aspetto familiare: “Il Benetton Rugby ha fatto molto bene nelle ultime stagioni e il rugby italiano sta crescendo molto bene. Il Benetton ha una grande storia di rugby e sta costruendo qualcosa di grande a Treviso. Inoltre, i miei nonni vivono in Trentino e ciò significa che potrò vederli di più, aspetto che la mia famiglia apprezzerà molto”.
Infine, oltre all’aspetto familiare e alla possibilità di portare alla Nazionale un nuovo giocatore, c’è un altro motivo per cui Gonzalo Quesada ha deciso di convocare Gallagher già per questo tour estivo. Con l’infortunio di Lorenzo Pani, l’assenza di Tommaso Allan e di Ange Capuozzo (quest’ultimo almeno per il primo test match con Samoa), il tecnico è in carenza di giocatori nel triangolo allargato: per questo, oltre a Monty Ioane e Louis Lynagh visti al Sei Nazioni, ha deciso di richiamare Jacopo Trulla e di portare all’Italia un profilo come quello di Matt Gallagher.
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