Il trequarti della nazionale è tornato in Azzurro dopo due anni dall’ultima volta e vuole ritagliarsi il suo spazio
La nazionale italiana è arrivata ad Auckland, la città della Nuova Zelanda che sarà la base delle operazioni per il tour estivo con Samoa, Tonga e Giappone.
Gli uomini di Gonzalo Quesada sono al lavoro per preparare il primo test match, in programma venerdì 5 luglio ad Apia, capitale dell’arcipelago di Samoa.
Dal ritiro degli Azzurri è intervenuto Jacopo Trulla, uno dei giocatori più in evidenza nel finale di stagione delle Zebre.
Il trequarti ala/estremo della franchigia ducale ha riconquistato un posto in squadra e ha raccontato le sue sensazioni dal ritiro nell’Emisfero Sud, quando manca una settimana all’inizio delle Summer Series.
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Italia, Jacopo Trulla: “Come estremo riesco a mettere a frutto le mie caratteristiche”
“Ci troviamo nelle migliori condizioni per preparare i prossimi impegni – ha dichiarato Jacopo Trulla in merito all’ambientamento ad Auckland – Abbiamo assorbito al meglio il jet lag e siamo riusciti a lavorare tutti insieme sul campo in breve tempo seguendo i suggerimenti dello staff”.
La sua ultima presenza con la maglia dell’Italia risale proprio ai Test Match Estivi di due anni fa. A 24 anni Jacopo Trulla è ancora pienamente in corsa per essere protagonista in Azzurro.
“L’obiettivo generale è quello di confermare la crescita e di vincere tutti e tre i test match in programma. A livello personale, lavoro tutti i giorni per migliorare insieme alla squadra, ma visto anche il recente passato, il mio obiettivo a breve termine è quello di confermarmi all’interno del gruppo e come passo ulteriore vorrei conquistare una maglia da titolare.”
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Nello spot di estremo l’Italia potrà contare anche su Ange Capuozzo e Matt Gallagher, tutti giocatori che al pari di Trulla possono spostarsi all’ala se necessario.
“Nel tempo ho imparato a disimpegnarmi in entrambi i ruoli. Se dovessi scegliere una posizione in cui mi sento più a mio agio, direi che prediligo la maglia numero 15, perchè è un ruolo in cui riesco a mettere a frutto le mie caratteristiche.”
Infine un focus sul trittico di sfide che attendono l’Italia. Tre match in cui nulla può essere dato per scontato.
“Ho trovato una squadra compatta che ha ben chiari gli obiettivi da raggiungere. Affronteremo avversari fisici soprattutto nelle due partite e il Giappone che è sempre una squadra insidiosa. Noi ragioniamo step by step e ci focalizziamo prima sulla prossima partita. Sul piano tattico Samoa e Tonga non sono squadre famose per il loro rigore. Spesso prediligono un rugby più istintivo ad uno più ordinato. In ogni caso dovremo prestare attenzione proprio ai samoani, perchè con loro giocheremo la prima partita e sarà necessario ritrovare il nostro equilibrio, dopo i mesi in cui ognuno ha giocato nel suo club.”
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