Il tecnico del Sudafrica si è inoltre espresso in difesa dell’operato degli arbitri
Rassie Erasmus ha detto la sua opinione sulle modifiche al regolamento volute da World Rugby. I test match giocati a Twickenham lo scorso 22 giugno, infatti, non sono stati utili solamente alle Nazionali partecipanti per iniziare a scaldare i motori in vista delle Summer Nations Series 2024. Queste partite hanno fatto da apripista alle nuove regole volute dall’organismo internazionale.
Si tratta in particolare di tre modifiche al regolamento già approvate in via definitiva e che vedremo in azione anche alle Summer Nations Series: giocatori in gioco o in fuorigioco da situazione di calcio “aperto”, l’eliminazione dell’opzione di scegliere “mischia” su un calcio di punizione libero e il riconoscimento del cosiddetto “crocodile roll” come azione fallosa. Non solo: a Twickenham si è sperimentato anche il cosiddetto TMO rinforzato, ovvero che può intervenire fin dall’inizio dell’azione offensiva che poi porta a una meta.
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Rassie Erasmus dice la sua sull’operato degli arbitri e sulle nuove regole volute da World Rugby
Il Sudafrica di Rassie Erasmus, nel corso della partita con il Galles, è quindi stato tra le prime squadre a testare queste nuove regole, che tra i tifosi hanno suscitato alcune perplessità.
Per il tecnico degli Springboks, prima di tutto, è stato importante l’apporto di conoscenze ed esperienza che sta portando l’ex-arbitro Jaco Peyper, aggregato da alcuni mesi nello staff della Nazionale sudafricana. Queste le sue parole riportate da Planet Rugby.
“Anche se possiamo avere ragione, ciò non significa che si possa mancare di rispetto agli arbitri e ai loro assistenti. Penso che in questo avere nello staff Peyper abbia aiutato molto, ci fa capire ancora di più a quanta pressione è sottoposto un arbitro. L’altro giorno ci ha detto che gli arbitri prendono circa 950 decisioni o non decisioni durante una partita, quindi fare 20 errori nel corso di un match in realtà non è poi così male”.
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Dopo queste considerazioni, Rassie Erasmus si è concentrato sulle nuove regole e le loro conseguenze. In particolare quella che riguarda la possibilità di chiedere mischia dopo aver ottenuto un calcio libero, che alcuni hanno interpretato quasi come una norma contro il Sudafrica, che fa dell’utilizzo della mischia una delle sue armi preferite. A questo proposito il tecnico ha detto:
“Non è una cosa così importante per noi, credo che nel corso di tutta la partita ci siano stati due calci di punizione contro il Galles e uno contro di noi”.
“Per quanto riguarda la legge Dupont, coi giocatori in fuorigioco che rimangono fermi, non l’abbiamo mai fatto quando siamo avanzati. L’ha fatto solo la Francia, quindi non è un grande cambiamento per noi. Infine, con lo shot clock, ti spingono in rimessa laterale e in mischia e si assicura che l’esecuzione sia più veloce”.
“Ma tutto questo ci va bene, abbiamo ancora molte mischie, molte penalità e le rimesse laterali sono ancora importanti, quindi non possiamo lamentarci di nessuna di queste modifiche al regolamento”, ha concluso perentorio Rassie Erasmus.
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