I giocatori più promettenti di Irlanda, Australia e Georgia al World Rugby U20 Championship
Al World Rugby U20 Championship in Sudafrica l’Italia è inserita nel gruppo B insieme a Irlanda, Australia e Georgia.
Tre squadre temibili, ognuna con le proprie possibilità di battere le altre: quello degli Azzurrini è uno dei gruppi più equilibrati del mondiale giovanile.
La squadra di Roberto Santamaria affronterà per primi i finalisti dello scorso anno il 29 giugno, poi i Junior Wallabies il 4 luglio, infine la Georgia il 9 luglio per arrivare poi a conoscere il proprio destino.
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Gli avversari dell’Italia U20: l’Irlanda
L’Irlanda è la squadra più quotata. Nel 2023 ha vinto il Sei Nazioni U20 ed è arrivata in finale al mondiale giovanile, quest’anno è uscita imbattuta dal Sei Nazioni pur giungendo seconda, complice il pareggio che ha consegnato la vittoria nelle mani dell’Inghilterra.
Tra le fila dei giovani irlandesi spiccano diversi giocatori di ottima prospettiva, anche se il migliore è già oggi una solida realtà: è Brian Gleeson da Tipperary, 193 centimetri per 116 chili, terza centro di scuola Munster.
Gleeson, già sugli scudi un anno fa al mondiale giovanile, torna in Sudafrica dopo una stagione di successo dove ha trovato 11 presenze e 1 meta per la sua franchigia malgrado un infortunio alla caviglia che lo ha tenuto fuori da febbraio a maggio, facendogli saltare il Sei Nazioni U20. Tuttavia le sue condizioni non sono probabilmente ancora le migliori, visto che Willie Faloon, coach dell’Irlanda, lo ha tenuto fuori dai 23 che sfideranno l’Italia nella prima giornata.
La squadra in verde dovrà allora affidarsi ai talenti di Sean Edogbo, terza linea che abbina fisico e velocità, come imparato a proprie spese proprio dagli Azzurrini a febbraio, quando il flanker risolse la partita in favore dei suoi negli ultimi minuti di gioco. Anche Edogbo viene dalle fila del Munster, è il fratello minore del seconda linea Edwin.
Occhio anche alla qualità del nipote di Paul O’Connell, il capitano della squadra Evan. Seconda linea oltre i due metri con grandi qualità là dove il gioco si fa più duro, tra drive e cariche ravvicinate.
Tra i trequarti il giocatore con le caratteristiche più interessanti è il numero 10 Jack Murphy cresciuto nel Leinster e recentemente passato ad Ulster in cerca di maggior spazio in vista del passaggio tra i professionisti, proprio sotto la guida del padre Richie, ex coach dell’Irlanda under 20 passato in primavera a guidare la squadra di Belfast.
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Gli avversari dell’Italia U20: l’Australia
Squadra a tratti indecifrabile, l’Australia si avvicina abbastanza a fari spenti a questo mondiale under 20.
In una rosa dove non mancano le abilità tecniche e quelle atletiche, ma che è un po’ carente sotto il profilo fisico, spiccano le caratteristiche di Harry McLaughlin-Phillips, mediano di apertura che può disimpegnarsi anche come estremo.
McLaughlin-Phillips, che ha già accumulato qualche presenza in Super Rugby con i Reds, è trattato come un predestinato del rugby australiano, già da qualche anno indicato come uno dei più brillanti talenti del paese. È un giocatore di personalità, un 10 moderno a cui piace accentrare il gioco su di sé e creare in prima persona, attaccando la linea con le proprie qualità nella sfida individuale e cercando poi i compagni attorno.
A dargli manforte ci sarà l’ala Archie Saunders, classe 2004 che l’anno scorso ha saltato il mondiale per infortunio. Alto e longilineo, Saunders ha fatto registrare un clamoroso 10.30 sui 100 metri, ma sa anche rompere la propria corsa con brillanti step. Un giocatore contro il quale non vuoi trovarti uno contro uno in campo aperto.
Gli avversari dell’Italia U20: la Georgia
La Georgia è una squadra completa, che fa ovviamente della potenza fisica nel pacchetto di avanti la propria cifra identitaria, ma che non disprezza un gioco intenso e vario.
Non a caso il talento forse più interessante nel lotto dei Junior Lelos è Luka Tsirekidze, apertura capace di disimpegnarsi anche nel ruolo di estremo. Già uno dei più brillanti nell’edizione 2023 del mondiale, nel frattempo il giovane talento georgiano ha messo un po’ di esperienza nel proprio bagaglio: ha giocato la Rugby Europe Super Cup e la Challenge Cup con la franchigia dei Black Lion e poi a febbraio ha ottenuto il suo primo cap internazionale seniores giocando contro la Germania il primo incontro del Rugby Europe Championship.
Un giocatore veramente elettrico e con grandi doti di lettura della situazione che può essere davvero il talismano della squadra georgiana.
Lorenzo Calamai
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