Debutto per gli Azzurrini al mondiale giovanile: subito la prova più dura
Parte subito con lo scoglio più difficile la campagna mondiale dell’Italia al World Rugby U20 Championship: l’Irlanda avversaria nella prima giornata è una delle favorite alla conquista del titolo nell’edizione annuale del mondiale giovanile.
Un anno dopo è ancora Sudafrica, è ancora Città del Capo. Roberto Santamaria guida la spedizione degli Azzurrini che proveranno a migliorare l’undicesimo posto dello scorso anno.
Non sarà facile, visto il girone non semplice che dovranno affrontare i ragazzi capitanati da Jacopo Botturi, ma la squadra ha buone qualità e potrebbe sorprendere.
Sorprendente sarebbe anche riuscire a giocarsela con i giovani irlandesi, che pur sono ben conosciuti dai ragazzi italiani. Durante il Sei Nazioni di categoria l’impresa in trasferta è stata mancata per pochissimo, ma stavolta sarà più difficile riuscire a sorprendere degli avversari di questa caratura.
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Per entrambe è fondamentale partire con il piede giusto, ma la partita ha un peso specifico superiore per l’Irlanda: se non vogliono avere problemi per il primo posto nel girone devono riuscire a vincere la prima gara senza troppi patemi.
Gli Azzurrini puntano a ripartire da dove hanno lasciato, e quindi dalla capacità di mettere in difficoltà qualunque avversario in mischia ordinata e nei drive da rimessa laterale. Su questa proficua base, lo staff azzurro è chiamato a evolvere un gioco offensivo che è stato piuttosto sterile e monotematico durante il Sei Nazioni U20.
Rispetto alla primavera la prima formazione messa in campo da Santamaria vede Sergio Pelliccioli e Mattia Jimenez partire dal primo minuto, loro che solitamente hanno interpretato il pilone sinistro e il mediano di mischia di backup. Per il resto tanto spazio alla continuità.
Da par suo l’Irlanda ha invece cambiato diversi protagonisti rispetto alla partita di Cork dello scorso 9 febbraio. Ci sono comunque quasi tutti i più attesi: l’apertura Jack Murphy, la terza linea Sean Edogbo, il capitano Evan O’Connell. Manca all’appello solo la stella più brillante, Brian Gleeson, rientrato da poco da un infortunio e non inserito in lista gara, seppur sia nell’elenco dei convocati.
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L’Irlanda è una squadra forte fisicamente, dotata di ottimo atletismo e che fa del gioco di sistema un suo punto di forza, un po’ come da tradizione di tutte le squadre irlandesi. La prima necessità per gli Azzurrini sarà dare battaglia nelle fasi di conquista per impedire agli avversari di avere ampi periodi di possesso, durante i quali possono fare male con le loro qualità.
Una vittoria sarebbe ovviamente oro colato per l’Italia, consentendo di far partire subito la campagna mondiale alla grande, ma anche un punto di bonus per muovere la classifica in caso di sconfitta sarebbe qualcosa di positivo da trarre da questa gara complessa, tenendo a mente che il primo è lo scoglio più duro e che ci sarà occasione di dimostrare ancora il proprio valore.
Irlanda: 15 Ben O’Connor, 14 Davy Colbert, 13 Finn Treacy, 12 Sam Berman, 11 Hugo McLaughlin, 10 Jack Murphy, 9 Oliver Coffey, 8 Luke Murphy, 7 Max Flynn, 6 Sean Edogbo, 5 Evan O’Connell (c), 4 Alan Spicer, 3 Patreece Bell, 2 Danny Sheahan, 1 Jacob Boyd
A disposizione: 16 Stephen Smyth, 17 Emmet Calvey, 18 Andrew Sparrow, 19 James McKillop, 20 Bryn Ward, 21 Jake O’Riordan, 22 Sean Naughton, 23 Hugh Gavin
Italia: 15 Mirko Belloni, 14 Marco Scalabrin, Federico Zanandrea, 12 Nicola Bozzo, 11 Lorenzo Elettri, 10 Martino Pucciariello, 9 Mattia Jimenez, 8 Jacopo Botturi (c), 7 Luca Bellucci, 6 Cesare Zucconi, 5 Giacomo Milano, 4 Mattia Midena, 3 Davide Ascari, 2 Nicholas Gasperini, 1 Sergio Pelliccioli
A disposizione: 16 Valerio Siciliano, 17 Francesco Gentile, 18 Federico Pisani, 19 Tommaso Redondi, 20 Nelson Casartelli, 21 Lorenzo Casilio, 22 Simone Brisighella, 23 Patrick De Villiers
A questo link potete consultare le schede biografiche degli Azzurri della nazionale italiana Rugby under 20.
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