Alle 6 italiane la prima partita della tournée. Lamaro e soci chiamati ad affermarsi su un avversario che darà tutto davanti al proprio pubblico
Sul prato dell’Apia Park i giocatori di Samoa si sono disposti a scacchiera e, prima di iniziare il loro captain’s run, hanno ballato la Siva Tau di fronte ai membri dello staff, allenatori, preparatori e fisioterapisti schierati a metà campo gli uni abbracciati agli altri.
Un momento solenne e vibrante, che ha dato un’idea di quello che nel giro di ventiquattro ore attende i giocatori italiani che saranno in campo nella capitale samoana per il primo test match della tournée estiva: calcio d’inizio alle ore 6 italiane, diretta televisiva su Sky Sport Uno.
Samoa attende gli Azzurri con tutta la voglia di rendere orgoglioso il proprio pubblico, un tratto distintivo del rugby isolano esasperato dal fatto che la nazionale raramente ospita una squadra di Tier 1 nel proprio stadio.
L’entusiasmo, l’esuberanza, la ferocia agonistica sono le principali minacce che la squadra di casa metterà in campo contro l’Italia, a cui si aggiungono le caratteristiche classiche della nazionale isolana: un rugby intenso, fisico, fatto di confronti diretti, placcaggi duri e, non ultima, capacità di giocare il pallone dopo il contatto.
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Un rugby che va a nozze con le situazioni caotiche, con il gioco rotto. Per questo l’Italia, che parte netta favorita del confronto, dovrà soprattutto stare attenta a gestire la gara nel modo più ordinato possibile, puntando sulle fasi statiche e sul gioco tattico al piede, attraverso il quale costruire una partita che neghi agli avversari opportunità per fare male.
In questo potrebbe avere un ruolo subito importante Matt Gallagher, uno dei volti nuovi degli Azzurri. Il suo mancino sarà un appoggio importante nella gestione tattica del match al fianco di quello di Paolo Garbisi e ai calci dalla base di Stephen Varney.
Insieme a lui ci sono una serie di giocatori attesi a una prova di livello: Alessandro Izekor ha giocato una grande stagione con il Benetton, ma non ha centrato le occasioni fin qui concessegli in nazionale; Loris Zarantonello, dalla panchina, dovrà dimostrare di valere il palcoscenico; Edoardo Iachizzi è alla prima presenza sotto la guida di Quesada. In più c’è un Federico Ruzza la cui tenuta è da misurare, visti i poco più di 80 minuti giocati dal Sei Nazioni a ora, così come un Manuel Zuliani che torna in campo dopo essere stato out da marzo in poi.
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Per gli Azzurri battere Samoa è una prova di maturità, un po’ come tutto il tour. La crescita in termini di esperienza e consapevolezza dimostrata in stagione dovrebbe essere sufficiente a garantire lo standard necessario per superare questo ostacolo. I padroni di casa sono una squadra ruvida, orgogliosa, entusiasta, ma che ha rivoluzionato rosa e staff e ha avuto solo pochi giorni insieme per preparare questa gara. Uno scotto che l’Italia deve far pagare venerdì, non necessariamente con una vittoria roboante come quella del 2022 in casa, ma affermando la propria superiorità malgrado tutte le difficoltà del caso.
Lorenzo Calamai
Samoa: 15 Duncan Paia’aua, 14 Sebastian Visinia, 13 Alapati Leiua, 12 Danny Toala, 11 Nigel Ah Wong, 10 Alai D’Angelo Leuila, 9 Jonathan Taumateine, 8 Olajuwon Noa, 7 Izaiha Moore-Aiono, 6 Theo McFarland (c), 5 Samuel Slade, 4 Benjamin Petaia Nee-nee, 3 Marco Fepulea’i, 2 Sama Malolo, 1 Aki Seiuli
A disposizione: 16 Andrew Tuala, 17 Tietie Tuimauga, 18 Lolani Faleiva, 19 Michael Curry, 20 Iakopo Mapu, 21 Melani Matavao, 22 Afa Moleli, 23 Stacey Ili
Italia: 15 Matt Gallagher, 14 Louis Lynagh, 13 Nacho Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Alessandro Izekor, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Loris Zarantonello, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Edoardo Iachizzi, 20 Manuel Zuliani, 21 Lorenzo Cannone, 22 Martin Page-Relo, 23 Leonardo Marin
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