A Nuku’alofa per il riscatto: la presentazione di Tonga-Italia

Partita spostata di mezz’ora: l’orgoglio delle Ikale Tahi contro la voglia di rifarsi degli Azzurri

La preview di Tonga-Italia – ph. Sebastiano Pessina

Dicono che sia perché il re ci tiene ad esserci e a stringere personalmente le mani di tutti i giocatori che la partita tra Tonga e Italia è stata spostata di trenta minuti (calcio d’inizio ore 4:30 italiane, diretta Sky Sport Max).

D’altra parte, da queste parti non passano spesso le altre squadre. Quest’anno i Moana Pasifika hanno giocato per la prima volta una partita al Teufaiva Sport Stadium di Nuku’alofa, ma il rugby internazionale manca sostanzialmente da tutto il nuovo millennio, ad eccezion fatta per le visite di Samoa e Fiji durante la Pacific Nations Cup (e anche in questo caso è dal 2017 che non si gioca nell’arcipelago).

È toccato in sorte agli Azzurri l’onore e l’onere, a seconda dei punti di vista, di sfatare questo tabù, pur fra tutte le difficoltà del caso, come possono sussistere nell’andare a giocare in uno dei venti paesi più piccoli del mondo che per giunta è sparpagliato in centinaia di isole. A Nuku’alofa c’è un clima primaverile, invece del soffocante caldo afoso di Apia, ma le condizioni meteo sono imprevedibili, pronte a variare da un momento all’altro.

Leggi anche: Summer Nations Series: l’identikit di Tonga, prossima avversaria dell’Italia

Il giocatore di rugby è probabilmente il principale prodotto di esportazione di Tonga e la nazionale è l’orgoglio della nazione. Tutti elementi che sommati insieme costituiscono gli ostacoli più complessi da superare per l’Italia, chiamata al riscatto dopo una prova opaca tra le palme di Samoa.

Le Ikale Tahi hanno in qualche giocatore dei picchi di talento probabilmente superiori rispetto ai precedenti avversari, ma la qualità collettiva è attesa essere inferiore.

Gli Azzurri punteranno ad attaccare gli avversari nelle fasi statiche, dove se è vero che gli avversari possono contare sulla pietra angolare Ben Tameifuna, hanno d’altronde due esordienti a completare la prima linea in mischia ordinata.

Mischia e rimessa vincenti e punto d’incontro ben gestito sono gli ingredienti con cui l’Italia vuole assicurarsi di poter tirare le fila della partita, accostandole ad un innalzamento del livello dello scontro fisico rispetto alla settimana scorsa. Il pack è chiamato a dimostrare la differenza tra le due squadre: è lì che il gap valoriale deve emergere.

Sarà una partita importante per Jacopo Trulla, chiamato a una prova di maturità individuale all’interno di una prova di maturità collettiva. Al vicentino non è mai mancato il talento, deve adesso dimostrare di poter portare la crescita caratteriale vista in franchigia sul palcoscenico internazionale.

Per Lamaro e compagni, dunque, una prova d’appello rispetto a una settimana fa, con un solo canovaccio possibile: dimostrare di aver appreso la lezione, utilizzare la voglia di riscatto dopo il bagno d’umiltà per superare le difficoltà del contesto e apparecchiare la tavola per il test più importante dell’estate contro un Giappone in crescita.

Tonga: 15 Taniela Filimone, 14 Fine Inisi, 13 Fetuli Paea, 12 Malakai Fekitoa, 11 Hosea Saumaki, 10 James Faiva, 9 Aisea Halo, 8 Viliami Taulani, 7 Fotu Lokotui, 6 Siosiua Kaifa, 5 Harison Mataele, 4 Adam Coleman, 3 Ben Tameifuna (C), 2 Sekope Lopeti-Moli, 1 Isikeli Fukofuka
A disposizione: 16 Sosefo Sakalia, 17 Tau Koloamatangi, 18 Jethro Felemi, 19 Kelemete Finau, 20 Kuki Moala-Liava’a, 21 Manu Paea, 22 Semisi Ma’asi, 23 Nikolai Foliaki

Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Jacopo Trulla, 13 Nacho Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (C), 6 Manuel Zuliani, 5 Federico Ruzza, 4 Edoardo Iachizzi, 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Simone Ferrari, 19 Niccolò Cannone, 20 Andrea Zambonin, 21 Alessandro Garbisi, 22 Leonardo Marin, 23 Ross Vintcent

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