Italia, Gonzalo Quesada: “Soddisfatto della partita. Contro il Giappone ci aspetta una grande sfida”

Il capo allenatore analizza la prestazione azzurra contro Tonga e guarda già avanti alla sfida contro i nipponici. Problema fisico per Federico Ruzza

Gonzalo Quesada – ph. Sebastiano Pessina

La soddisfazione per il risultato contro Tonga e uno sguardo che si volge già verso la sfida al Giappone: è così che Gonzalo Quesada ha affrontato la conferenza stampa tenuta poco dopo la vittoria per 14-36 della sua Italia sulle Ikale Tahi all’alba italiana di venerdì 12 luglio.

“Sono soddisfatto della partita – ha affermato deciso il capo allenatore degli Azzurri – Abbiamo potuto trovare condizioni di allenamento decisamente migliori a Auckland questa settimana. Sono molto contento della reazione dei ragazzi dopo la partita di Samoa. Ci siamo allenati da subito con tanta qualità. Abbiamo ancora tante piccole cose che possiamo fare molto meglio, ma penso che abbiamo meritato la vittoria gestendo bene l’incontro e controllandolo per tutti gli 80 minuti.”

Dopo un fine settimana difficile sotto ogni punto di vista nella trasferta ad Apia, Nuku’alofa si è rivelata per contro un contesto meno complicato da affrontare rispetto alle attese, e questo ha influenzato in maniera positiva la prestazione azzurra.

“La settimana scorsa abbiamo perso tanti palloni e rimesse laterali che hanno inficiato le nostre opportunità di segnare, anche per la grande umidità che rendeva difficile maneggiare il pallone. Oggi abbiamo invece potuto gestire meglio il possesso e soprattutto il gioco tattico, giocando molto di più con il piede rispetto a Samoa.”

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“Abbiamo trovato buone situazioni di contrattacco a partire dalle qualità dei tre giocatori del triangolo, quindi penso che la nostra gestione tattica ci sia stata molto favorevole e sia stata la chiave della vittoria. La conquista è molto migliorata e la mischia ha dominato. Ha aiutato che ci siamo trovati in un contesto decisamente migliore rispetto a Samoa e migliore di quello che ci aspettavamo. Il campo di gioco era ottimo. L’albergo, i pasti, il meteo sono state tutte esperienze positive che hanno reso più facile il compito.”

Ciononostante, le condizioni climatiche hanno comunque influito parzialmente sullo svolgimento della partita, che ha visto tanti errori gestuali da una parte e dall’altra: “La maggior parte dei palloni sono caduti nel primo tempo. Non è un alibi, ma va detto che forse dall’Italia non si vedeva, ma c’era un fortissimo vento trasversale dalla parte in cui attaccavamo, da destra verso sinistra. Non è stato un caso che quasi tutte le rimesse laterali siano state lanciate dallo stesso lato. Tutte le volte che abbiamo provato a muovere il pallone al largo lo abbiamo fatto perché in effetti c’era spazio, c’erano opportunità di fare male, ma i passaggi da sinistra a destra, controvento, sono finiti a terra perché condizionati da questo vento fortissimo. Lo stesso vale per qualche touche sbagliata.”

“Nel secondo tempo abbiamo potuto aggiustare un po’ il tiro, abbiamo cercato meno passaggi con il salto dell’uomo e cercato il giocatore più vicino invece di quello più lontano. Abbiamo fatto bene, credo, a cercare di giocare il pallone al largo il più possibile, perché se entriamo in una partita come quella di Samoa dove giochiamo in maniera più diretta, con un passaggio soltanto, potenza contro potenza, non è il tipo di gara che vogliamo giocare contro un avversario così.”

“Il campo qui a Tonga, inoltre, è molto più largo di quello di Samoa, almeno di dieci metri, e abbiamo provato giustamente ad approfittarne. Quando selezioniamo questi giocatori è per provare ad andare negli spazi, attaccando anche dai nostri 22.”

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Con questa vittoria che scaccia momentaneamente il circolo di nubi addensatesi sopra l’equipaggio, il timoniere dell’imbarcazione azzurra può puntare la prua verso la prossima sfida, quella con il Giappone, che già si staglia all’orizzonte: “La nostra intenzione per questa seconda partita era dare un’opportunità a qualche giocatore che abbiamo visto bene in allenamento e dar loro un’occasione di mettersi ulteriormente in mostra in gara. Per il Giappone non abbiamo intenzione di limitarci a ruotare la formazione. Avremo pochissimo tempo di allenamento. Partiamo domani notte da Auckland per un lunghissimo viaggio fino a Tokyo. Ci alleneremo solo mercoledì e giovedì e proveremo a trovare la miglior formazione per la prossima partita, che sarà molto diversa da queste due ultime.”

“Samoa e Tonga avevano condizioni e tipo di rugby molto simile. In Giappone giocheremo con un gran caldo in uno stadio con il tetto chiuso e contro una squadra con uno stile molto diverso. Penseremo alla squadra più adatta per giocare l’incontro che immaginiamo. Certo, dopo oggi fare le scelte non sarà facile: in tanti hanno giocato una buona partita e qualcuno ha fatto una buona performance individuale anche contro Samoa. Per lo staff saranno notti assai brevi per arrivare a fare le scelte più giuste, ma non ci lamenteremo mai di avere troppe opzioni a disposizione. E questa è una buona notizia per l’Italia.”

“Tuttavia, Federico Ruzza non è uscito per scelta. All’inizio della partita ha avuto una contrattura alla schiena. Alla fine del primo tempo aveva molto dolore anche solo a correre e lo abbiamo sostituito. Adesso sembra che vada un po’ meglio, analizzeremo la sua situazione martedì. Per il resto avremo tutti i 33 disponibili, compreso Seb Negri che è rientrato pienamente.”

“Sarà una grande sfida quella con il Giappone. Eddie Jones ha già impostato alcuni cambiamenti rispetto al mondiale. Avremo una partita in più da analizzare dopo che giocheranno sabato con la Georgia e questo ci aiuterà. Sarà una gara che prepareranno con tanta voglia, sarebbe davvero importante per loro battere l’Italia in casa. Ci prepareremo a dovere per questo.”

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