Azzurri non brillantissimi e penalizzati da tanti errori di handling, ma dominanti in mischia e nel punto d’incontro: ne viene fuori comunque una vittoria importante. I nostri voti
L’Italia ritrova il sorriso e batte Tonga 36-14 nella seconda partita del suo tour estivo nel Pacifico: decisive una mischia e un breakdown dominante e una buona gestione del gioco tattico al piede e del territorio. Azzurri non ancora pienamente a fuoco nel gioco aperto contro un avversario non irresistibile. Troppi anche gli errori gestuali, ma seppur non brillantissima tutto sommato la prestazione è buona e soprattutto il risultato non è mai parso in discussione. Ecco i nostri voti.
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Summer Series 2024: le pagelle di Tonga-Italia
Ange Capuozzo 6 – Tanta voglia di fare, a volte anche troppa perché tende a strafare e le scelte in campo non sono sempre le migliori. Nessun errore in difesa. Bravo a recuperare il pallone dalle mani di Saumaki lanciato in meta dopo il placcaggio di Vintcent.
Jacopo Trulla 6.5 – La meta dopo pochi minuti è il suo marchio di fabbrica: side-step, placcaggio basso evitato e guizzo in meta. Non ha tantissime occasioni a disposizione e su alcuni palloni alti è forse un po’ in ritardo, ma nel complesso la sua è una prestazione senza particolari sbavature.
Juan Ignacio Brex 6 – Non è ancora brillantissimo, e col minutaggio che ha avuto negli ultimi mesi non può esserlo, ma la sua è una prestazione sicuramente migliore di quella di Apia. Torna avanzante nel placcaggio e tutta la squadra ne trae beneficio.
Tommaso Menoncello 6.5 – Due mete azzurre nascono da due sue iniziative in mezzo al campo. Fisicamente si fa sentire contro un avversario che ha impostato tutta la partita sulla durezza degli impatti. Esagera nel tentativo di intercetto su Paea, che lascia un buco che costa la meta del 29-14 (forse con un in avanti non fischiato)
Monty Ioane 6.5 – Finalizza col consueto killer instinct la meta che scava il primo gap con i tongani, dopo una mischia avanzante. Consapevole dei suoi mezzi fisici prova spesso a cercare spazi in mezzo al campo, ma a volte esagera e finisce per isolarsi.
Paolo Garbisi 5.5 – Tanti errori non da lui in un primo tempo da dimenticare. Al di là dei due piazzati non impossibili, tanti palloni poco precisi per i compagni. Cresce nella ripresa. (Marin 6 – Anche per lui una penaltouche grave non trovata, ma nel complesso il suo è un buon ingresso in campo. Forse un po’ pretenzioso quel drop da metà campo, ma apprezzabile il coraggio)
Martin Page-Relo 7 – Gestione eccellente sia nella prima parte del match, molto confusionaria, sia quando poi gli Azzurri prendono in mano il gioco. L’Italia va oltre il break grazie a una sua iniziativa personale che porta all’8-0 di Garbisi, e per un’ora appare sempre in pieno controllo della situazione. (A. Garbisi 6.5 – Entra quando Tonga ha ormai esaurito le forze per mettere pressione nel punto d’incontro. Inizia controllando (bene) e quando capisce di poter accelerare lo fa, trovando anche una bella meta)
Lorenzo Cannone 7 – Tra i migliori già nei primi 15 minuti in cui gli azzurri soffrono di più l’iniziativa tongana. Dalla sua azione nasce la prima meta dell’Italia, poi quando Tonga accelera di nuovo dopo il 5-0 dell’Italia conquista un turnover importante. In difesa regge sempre bene, ma forse è in ritardo al lato destro del raggruppamento sulla marcatura di Tualani: peccato, perché è l’unico neo di una gran bella partita.
Michele Lamaro 7 – Ritrova l’efficacia dei placcaggi che lo ha sempre contraddistinto. Le scelte tattiche sono tutte giuste ed è bravo a seguire l’azione e a concedersi anche la soddisfazione della meta personale. (N. Cannone 6 – Dentro prima per Iachizzi, poi per il capitano, con Tonga che gradualmente finisce la benzina anche la sua fisicità viene fuori bene)
Manuel Zuliani 6 – Tanto lavoro in difesa, dove fisicamente regge bene il colpo delle ondate tongane. (Vintcent 7 – Riscatta ampiamente la difficile prova di Apia. Presente nell’azione della meta di Lamaro, con un gran placcaggio salva su Saumaki lanciato verso la bandierina)
Federico Ruzza 6 – Coleman e Kaifa sono due brutti clienti. Lui fa come sempre la sua partita, poi esce nell’intervallo per un problema alla schiena. (Zambonin 6.5 – Non un lavoro facile gestire una rimessa laterale traballante, soprattutto senza grossa esperienza internazionale alle spalle. Lui però è bravo a portare a casa tutto quello che può)
Edoardo Iachizzi 7 – Fisicamente ha i mezzi per tenere contro Tonga e li usa bene. Bravo anche nel lavoro sotto pressione in rimessa laterale.
Marco Riccioni 7 – Fukofuka e Koloamatangi non sono propriamente due fulmini di guerra, lui però non giocava in Nazionale dallo scorso Mondiale e vederlo rientrare in questo modo è un bel messaggio. Mezzo voto in meno per l’errore sulla meta di Tualani, dove non è ben posizionato e lascia un buco al lato del raggruppamento. (Ferrari 6.5 – Uno come lui per 20 minuti è un lusso che un po’ di anni fa l’Italia non avrebbe potuto permettersi. Bravo, come tutta la prima linea, nella meta tecnica finale)
Giacomo Nicotera 5.5 – Sulla sua partita in mezzo al campo nulla da eccepire, tra placcaggi e punto d’incontro, ma le rimesse laterali sbagliate cominciano a essere davvero troppe in questo tour. (Lucchesi 6 – Partecipa e fa il suo nell’assalto finale con la mischia che porta alla meta tecnica)
Danilo Fischetti 7.5 – In mischia ci mette un quarto d’ora a prendere le misure a Tameifuna, poi non c’è più partita. Ottimo come sempre nel punto d’incontro (2 turnover importanti conquistati) e in difesa, con ottimi placcaggi. (Spagnolo 7 – Ormai è una garanzia. Entra e alla prima occasione si prende il primo turnover, poi in mischia fa venire gli incubi a Felemi fino al cartellino giallo. Nell’ultima mischia, poi, si prende la soddisfazione di conquistare pure la meta tecnica davanti a Tameifuna)
Guarda gli Highlighst di Tonga-Italia a questo link
A cura di Francesco Palma
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