Festival di mete a Melbourne, alla fine la serie la vince un’Australia più brava a sfruttare gli errori avversari
L’Australia di Joe Schmidt ha vinto con il punteggio di 36 a 28 il secondo test estivo con il Galles e si è aggiudicata la serie di due partite iniziata sabato 6 luglio.
A Melbourne è stata partita vera, arricchita da 8 mete totali e da una quota importante di dure collisioni. I Wallabies hanno iniziato forte portandosi in vantaggio 17 a 0 dopo soli 25 minuti, in seguito hanno patito il ritorno degli avversari, per poi chiudere i giochi a pochi minuti dalla fine con un calcio di punzione risolutore ad opera di Ben Donaldson.
Il Galles è rientrato regolarmente in partita, ha combattuto generosamente, ma è rimasto schiacciato dagli stessi errori della settimana scorsa, facendo il pieno di indisciplina e leggerezze. Per la squadra di Warren Gatland continua la striscia negativa, che li vede mai vincenti nel 2024.
La cronaca di Australia-Galles
I primi 5 minuti sono di studio. Poi al 6′ ecco lo squillo dell’Australia. La coppia Wright-Kellaway si disimpegna agilmente dalla pressione gallese nei ventidue metri difensivi. Lì fa la differenza il piede di Kellaway che calcia splendidamente per se stesso, il pallone rimbalza tra le sue mani, mentre il sostegno degli accorrenti McReight e Daugunu aggiunge il resto, con il giocatore dei Rebels che riceve e finalizza l’intuizione del trequarti ala firmando una meta bellissima.
Il forcing dell’Australia non si ferma. Al 14′ Lolesio concretizza dalla piazzola un nuovo attacco avanzante fermato irregolarmente dagli uomini di Warren Gatland. Il punteggio sale fino a 10 a 0, con i Dragoni incapaci di mettere punti sul tabellone quando, un paio di minuti dopo, Ben Thomas sbaglia un piazzato da posizione non troppo difficile.
La pioggia si fa incessante, gli errori di handling aumentano, ma la solidità della mischia australiana rimane. Si gioca principalmente nella metà campo gallese e al 25′ ecco l’errore che consente a Jake Gordon di marcare la seconda segnatura pesante della partita. Cam Winnett non controlla il pallone su una presa al volo, il mediano dei Wallabies è il più veloce di tutti a recuperare e correre fino alla linea di meta. Lolesio trasforma e porta il punteggio sul 17 a 0.
Il gap si fa pesante, così il Galles al 28′ ha un sussulto di orgoglio. Da un penalty spedito in touch, Dewi Lake si mette al timone di una maul travolgente e schiaccia oltre la linea. Ben Thomas stavolta è preciso e converte la meta per il 17 a 7.
La disciplina però non è il piatto forte dei gallesi. E allora due minuti dopo la meta del capitano, l’arbitro Amashukeli punisce una nuova infrazione dei giocatori in maglia rossa. Lolesio non sbaglia e il punteggio sale fino al 20 a 7.
Al 35′ minuto il Galles ha la possibilità di sfruttare la superiorità numerica per un giallo comminato a Lukhan Salakaia-Loto. Dewi Lake non ci pensa due volte. Pallone in rimessa laterale, maul e seconda meta personale del capitano. Ben Thomas dalla piazzola aggiunge due punti che valgono la riduzione dello svantggio fino al 20 a 14.
A un certo punto le azioni sembrano essere un po’ prodotte in fotocopia. Come successo dopo la prima marcatura di Lake, il Galles prende un nuovo calcio di punizione a sfavore, esattamente nella sequenza successiva alla meta. Il piazzato di Lolesio ristabilisce le distanze: al 38′ il parziale segna 23 a 14, che è anche il punteggio con cui si conclude la prima frazione.
Il Galles torna in campo con il piglio giusto. Il primo possesso prolungato è della squadra ospite, abile a stressare la difesa con una serie di cariche incisive. Al 46′ lo sviluppo dell’azione permette a Liam Williams di ricevere un pallone che va solo depositato in meta. Ben Thomas centra i pali e allo stadio di Melbourne il tabellone segna: 23 a 21.
L’Australia si spaventa anche se non crolla. Al 54′ minuto Allan Alaalatoa riporta a distanza gli avversari, grazie ad una meta di potenza sugli sviluppi di un penal touch. Lolesio sbaglia il suo primo calcio della partita e il punteggio rimane sul 28 a 21.
Una possibile svolta arriva al 66′, quando Liam Williams smanaccia una presa al volo facile e sul pallone rimesso in campo dall’esperto trequarti ala gallese, si avventa l’ala Daugunu che realizza la doppietta personale, trasformata da Lolesio.
Sul 33 a 21 sembra fatta per i Wallabies. Invece Rio Dyer firma un grande spunto personale al 69′: accellera lungo l’out e supera tre difensori per la meta del 33 a 26, poi 33 a 28 dopo la trasformazione del neo entrato Costelow.
Gli australiani mantengono il sangue freddo, contengono il possibile ritorno del Galles e al 77′ chiudono i conti con un piazzato di Donaldson per il 36 a 28 finale.
Il tabellino di Australia-Galles
Australia: 15 Tom Wright, 14 Andrew Kellaway, 13 Josh Flook, 12 Hunter Paisami, 11 Filipo Daugunu, 10 Noah Lolesio, 9 Jake Gordon, 8 Charlie Cale, 7 Fraser McReight, 6 Rob Valetini, 5 Lukhan Salakaia-Loto, 4 Jeremy Williams, 3 Taniela Tupou, 2 Matt Faessler, 1 James Slipper (c)
Sostituti: 16 Josh Nasser, 17 Isaac Kailea, 18 Allan Alaalatoa, 19 Angus Blyth, 20 Langi Gleeson, 21 Nic White, 22 Ben Donaldson, 23 Dylan Pietsch
Punizioni: 14′, 31′, 38′ Lolesio, 77′ Donaldson
Mete: 6′, 66′ Daugunu, 25′ Gordon, 54′ Alaalatoa
Trasformazioni: 7′, 26′, 67′ Lolesio
Galles: 15 Cameron Winnett, 14 Liam Williams, 13 Owen Watkin, 12 Mason Grady, 11 Rio Dyer, 10 Ben Thomas, 9 Ellis Bevan, 8 Taine Plumtree, 7 Tommy Reffell, 6 James Botham, 5 Dafydd Jenkins, 4 Christ Tshiunza, 3 Archie Griffin, 2 Dewi Lake (c), 1 Gareth Thomas
Sostituzioni: 16 Evan Lloyd, 17 Kemsley Mathias, 18 Harri O’Connor, 19 Cory Hill, 20 Mackenzie Martin, 21 Kieran Hardy, 22 Sam Costelow, 23 Nick Tompkins
Punizioni:
Mete: 28′, 35′ Lake, 46′ Williams, 69′ Dyer
Trasformazioni: 29′, 36′, 47′ Thomas, 22′ Costelow
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