Il trequarti ala plaude alla reazione del gruppo e mette in guardia dalle competenze tecniche di Eddie Jones
Quando mancano quattro giorni al match tra Italia e Giappone, in programma a Sapporo alle ore 7.05 italiane di domenica 21 luglio, il focus degli Azzurri è interamente sulle strategie da mettere in campo per battere i nipponici.
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Dal ritiro della nazionale è intervenuto sui canali ufficiali di FIR, Monty Ioane, uno dei protagonisti assoluti del match con i Brave Blossoms, giocato un anno fa a Treviso e vinto dall’Italia per 42 a 21.
Il trequarti ala del Lione ha confermato il suo stato di forma anche durante il tour estivo, andando in meta sia contro Samoa e che contro Tonga.
I primi due match di luglio hanno restituito una nazionale italiana discontinua, ma capace di raddrizzare la barra dopo una sconfitta pesante soprattutto a livello mentale. Adesso i tifosi e soprattutto lo staff tecnico, attendono un’ultima prestazione di qualità.
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Italia, Monty Ioane:”La sconfitta con Samoa ha complicato i piani”
“Chiaramente all’inizio del tour il nostro obiettivo era di vincere tutte e 3 le partite che avremmo giocato” – Ha esordito Monty Ioane – “Purtroppo non è andata così e la sconfitta con Samoa ha complicato i piani. Per questo la sfida contro il Giappone è ancora più importante, sappiamo che dobbiamo assolutamente vincere”.
Tornando sulla bruciante sconfitta dell’Apia Park, Ioane ha detto: “È stata una delusione, sicuramente, ma dopo quella partita siamo riusciti a riacquistare energia positiva dalla voglia di riscattarci e vincere le altre partite. Sappiamo che questo sarà un match diverso perché il Giappone ha un gioco differente, non sarà la stessa partita”.
Italia, Monty Ioane:”Queste partite richiedono un approccio al rugby molto più fisico ”
Fin dalla fase di programmazione delle Summer Series si sapeva che il tour avrebbe nascosto delle insidie. Monty Ioane le riconosce, ma non cerca alibi.
“Sicuramente non è una giustificazione. Possiamo considerare la particolarità delle due partite che abbiamo giocato: non c’era TMO, il clima era molto caldo e il campo era molto diverso. Insomma, era una situazione molto diversa da quella che viviamo di solito in Europa quando si gioca nei campionati nazionali o in URC. Questo significa che devi giocare anche un rugby diverso, devi adattarti, e in quella partita non ci siamo riusciti: proprio per questo ci tengo sempre a precisare che tutto questo non deve essere una scusa, perché avremmo dovuto fare meglio di così. Queste partite richiedono un approccio al rugby molto più fisico e contro Tonga siamo riusciti a fare bene, ottenendo la vittoria”.
Domenica 21 luglio il match più influente di questa finestra estiva. Il trequarti ala degli Azzurri non si fida del know how rugbistico di Eddie Jones e auspica una prova di carattere da parte di tutto il gruppo.
“Sappiamo che è una squadra molto diversa da quelle che abbiamo affrontato. Samoa e Tonga sotto molti aspetti si equivalevano, magari i samoani avevano una maggiore fisicità mentre i tongani avevano molti più caps e molta più esperienza, ma comunque erano due partite simili. Il Giappone ha un gioco molto rapido, soprattutto in attacco, e un allenatore esperto e di alto livello come Eddie Jones. È un grande tecnico e un grande stratega, sono certo che avrà messo nel mirino questa partita e che la starà preparando nei minimi dettagli. Noi dovremo dare il 100% (detto in italiano, ndr) per vincere questa partita, è una cosa che ci ripetiamo spesso”.
Infine, interpellato proprio sull’utilizzo della lingua, Ioane ha risposto che “Ormai è un mix (ride, ndr). L’inglese è utile in generale, anche perché sono in gruppo anche giocatori di origine francese, il mio italiano non è perfetto ma cerco di parlarlo il più possibile, alla fine qui si sono create delle grandi amicizie e quindi viene naturale usarlo”.
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