L’Australia mischia le carte nella formazione per ospitare la Georgia

Allan Alaalatoa torna a vestire i gradi di capitano in un XV largamente rimaneggiato

Allan Alaalatoa sarà il capitano della formazione dell’Australia per la Georgia – ph. Sebastiano Pessina

Sabato 20 luglio l’Australia affronterà la Georgia per la terza volta nella storia, la prima al di fuori di una Rugby World Cup.

I Wallabies, infatti, hanno affrontato i Lelos sia nel 2019 che nel 2023 nella fase a gironi dei mondiali, vincendo entrambi i precedenti tra le due squadre. Fu, peraltro, l’unica sfida della spedizione in Francia dove l’Australia di Eddie Jones riuscì a produrre una prestazione positiva, malgrado stessero già incominciando a girare le voci di un colloquio di lavoro intrattenuto dal capo allenatore con la federazione giapponese.

Sembrano passati secoli, e in effetti da un punto di vista sportivo dieci mesi sono un lasso di tempo notevole: Jones non c’è più, Joe Schmidt ha ricevuto il comando delle operazioni alla guida della caracollante imbarcazione del rugby australiano e ha iniziato il proprio mandato nel migliore dei modi, con due vittorie in altrettante gare contro il Galles, avversario ideale in questo suo momento storico.

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Contro la Georgia i Wallabies hanno una nuova occasione di costruire per il futuro. Lo dimostrano i dieci cambi nella formazione dell’Australia operati dallo staff, che ha scelto l’esperto Allan Alaalatoa come capitano per l’occasione.

Insieme a lui in prima linea ci saranno Isaac Kailea e Billy Pollard, che hanno 4 caps in due e sono entrambi alla prima da titolare in nazionale. Torna a vestire la maglia numero 8, inoltre, Harry Wilson. Il terza linea dei Reds, giocatore che sembrava predestinato ad una eternità con il green and gold indosso, ha 12 caps a suo nome, ma non gioca in nazionale dal settembre del 2022.

Ben Donaldson, enfant du pays a Sydney, farà coppia con Tate McDermott in mediana, mentre si ricostituisce sui centri la coppia Len Ikitau-Hunter Paisami.

Esordio per l’ala Darby Lancaster, classe 2003: viene dai Rebels e ha segnato 4 mete in 9 presenze nel Super Rugby Pacific. In panchina il secondo potenziale esordiente è Alex Hodgman, che ha giocato 4 volte per gli All Blacks nel 2020. Il pilone sinistro dei Blues, dopo 3 anni di stop internazionale, può rappresentare l’Australia grazie al padre, che è di origine figiano-australiana, cosa che ha peraltro consentito a Hodgman di rappresentare le Fiji U20 a livello giovanile.

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“Abbiamo grande rispetto per la Georgia – ha detto in conferenza stampa Schmidt – Crediamo che loro non faranno così tanti cambi in formazione perché vedranno nella gara un’opportunità per fare risultato.”

“Abbiamo fiducia nei cambi che abbiamo fatto, ma quando ne fai così tanti inevitabilmente perdi un po’ di ritmo e questo è un rischio per noi. Se però non li facciamo, non avremo certezze sul livello a cui sono alcuni dei ragazzi in squadra.”

“Siamo concentrati sul breve termine, ma abbiamo una visione d’insieme. So che è paradossale, ma è un paradosso da utilizzare per essere preparati ad affrontare futuri infortuni o cali di forma.”

Australia, la formazione per la Georgia

1. Isaac Kailea (2 Tests)
2. Billy Pollard (2 Tests)
3. Allan Alaalatoa (c) (69 Tests)
4. Nick Frost (15 Tests)
5. Angus Blyth (2 Tests)
6. Rob Valetini (41 Tests)
7. Fraser McReight (19 Tests)
8. Harry Wilson (12 Tests)
9. Tate McDermott (30 Tests)
10. Ben Donaldson (8 Tests)
11. Darby Lancaster – esordiente
12. Hunter Paisami (26 Tests)
13. Len Ikitau (28 Tests)
14. Filipo Daugunu (9 Tests)
15. Tom Wright (27 Tests)

A disposizione

16. Josh Nasser (1 Test)
17. Alex Hodgman – esordiente
18. Zane Nonggorr (5 Tests)
19. Tom Hooper (8 Tests)
20. Jeremy Williams (2 Tests)
21. Nic White (67 Tests)
22. Noah Lolesio (19 Tests)
23. Andrew Kellaway (28 Tests)

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