La perdita di 4,5 milioni annunciata a novembre cresce per ragioni ricontabilizzazione tra 2022 e 2023. Il fatturato della WRU è 101,3 sterline
La federazione gallese ha annunciato che in seguito a una revisione della bozza di bilancio pubblicata lo scorso autunno, che stimava per il 2023 un disavanzo di 4,9 milioni di sterline, i calcoli definitivi mostrano una perdita che è pari a 14,0 milioni di sterline.
I conti, che per il 2023 mantengono invariato il fatturato della WRU a 101,3 sterline, sono frutto di una diversa contabilizzazione effettuata dai nuovi revisori tra le annate 2022 e 2023. Ricontabilizzazioni che sono legate alle transazioni di CVC Capital Partners con Six Nations, società di cui WRU è socia così come le altre cinque Union del Torneo.
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Così se il 2022 evidenziava un utile di 37,3 milioni di sterline, che precedentemente era stato quantificato in 2,9 il 2023 chiude appunto con un meno 14 milioni.
L’amministratore delegato della federazione gallese Abi Tierney ha inoltre annunciato che per il 2024 WRU sta performando al di sotto delle previsioni: “dalla chiusura dell’anno finanziario nel giugno 2023, abbiamo continuato ad affrontare circostanze finanziarie difficili, con prestazioni al di sotto delle previsioni stabilite per l’anno finanziario 2024”.
Difficoltà dovute anche, come accade per tutte le federazioni nell’anno della Coppa del Mondo, ai minori introiti generati dai warm up test match, che sono solo due (rispetto ai tre incontri della ANS) e con meno appeal visto anche il periodo in cui si giocano.
“Stiamo implementando una serie di risparmi sui costi per l’anno finanziario 2025 e i successivi” continua Tierney “al fine di garantire prestazioni finanziarie sostenibili a breve e lungo termine, massimizzando al contempo i nostri investimenti”.
Il dirigente ha comunque rassicurato che le modifiche non sono fonte di preoccupazione: “Questi aggiustamenti sono storici e hanno poco effetto sulla nostra attività in corso a causa delle riformulazioni fatte. Fanno parte del passato e non influiscono sulla performance commerciale del gruppo.”
“Voglio sottolineare anche” conclude il CEO della federazione gallese “che non siamo i soli ad avere perdite, con altri union in tutto il Regno Unito e all’estero che hanno posizioni simili”.
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