Il trequarti sudafricano è concentrato sulla preparazione estiva e a proposito della prossima Champions Cup, avverte gli avversari che dovranno fare i conti con i biancoverdi
La stagione 2024/25 del Benetton Rugby è ufficialmente iniziata. I leoni trevigiani sono già al lavoro da alcuni giorni per preparare un’annata in cui giocheranno lo United Rugby Championship e la Champions Cup.
Il coach Marco Bortolami deve fare i conti con una rosa dimezzata dagli impegni delle squadre nazionali, a cui hanno preso parte tanti giocatori biancoverdi.
In ogni caso lo staff tecnico può concentrarsi sui nuovi innesti, ma anche sui temi tecnici più difficili da gestire quando i ranghi sono completi.
Tra gli atleti che scalpitano per tornare in campo c’è Rhyno Smith, 31 anni e ancora una volta determinante nei recenti successi del Benetton Rugby.
Intervistato da La Tribuna di Treviso, il trequarti ala/estremo ha spiegato come sta procedendo la preparazione estiva alla Ghirada.
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Benetton Rugby, Rhyno Smith: “Non è così importante il nome dei nuovi arrivati, quanto la loro capacità di essere pronti ad inserirsi nel gruppo”
Anche se l’organico al momento è dimezzato, Rhyno Smith vede il bicchiere mezzo pieno. «A me queste
settimane iniziali sono sempre piaciute, possiamo fare con calma ciò che durante la stagione non ci sarà tempo di sviluppare. Così si può svolgere un lavoro più specifico, gli allenatori devono selezionare gli skills, cosa fare in palestra e cosa in campo. Ecco, magari in palestra essere in pochi non è un problema, lo è in campo. E comunque si dà a tanti ragazzi giovani l’opportunità di stare con noi: per loro essere in pochi in questo senso è più conveniente, ci fossero stati anche i nazionali forse non avrebbero avuto le attenzioni che ricevono adesso, che invece sono seguiti e valutati molto da vicino. Questo vale per tutti, quindi anche per i più vecchi come noi, che possiamo lavorare su qualche aspetto specifico».
Poi il focus passa sulla squadra. La società ha piazzato dei colpi di mercato ben calibrati, sintomo di una crescita omogenea, sia in campo che fuori.
«Per quanto ho potuto vedere in tutti questi anni, non è così importante il nome dei nuovi arrivati, quanto la loro capacità di essere pronti ad inserirsi nel gruppo. E anche noi dovremo essere pronti a sfruttare ciò che portano loro. Se si riescono ad amalgamare questi due aspetti si può puntare in alto. Io credo che prima di accettare l’offerta di Treviso Lynagh, Gallagher e tutti gli altri hanno parlato con Pavanello, con Bortolami, avranno certo capito dove sarebbero andati. E considerato che quest’anno ci sarà anche la Champions, avremo bisogno di loro come di tutti».
A proposito di Champions, Smith ha le idee chiare e avverte le contendenti della massima competizione intercontinentale: «Sarà la prima volta che vi parteciperò, non vedo l’ora di vedere com’è. Naturale, gli avversari sono tutti molto forti ma anche loro dovranno temerci: il Benetton non si accontenta di partecipare, vuole vincere».
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