Il rappresentante principale dello United Rugby Championship ha fotografato il grande sviluppo del torneo e anche del Bentton Rugby
Mentre sui campi della Ghirada prosegue la preparazione del Benetton Rugby per la prossima stagione sportiva, a Treviso erano in programma gli stati generali dello URC.
Un momento di confronto per tracciare gli obiettivi del futuro, in cui i dirigenti del board che organizza il campionato e i referenti delle varie società si incontrano e modellano gli obiettivi attraverso gruppi di lavoro.
È la prima volta che la due giorni viene organizzata in Italia, e Anayi ha voluto ringraziare il Benetton per l’ospitalità, con un passaggio dedicato ai progressi costanti del club.
I biancoverdi infatti si sono resi protagonisti di una stagione di ottimo livello sia in campo che fuori, con lo stadio Monigo costantemente sold out.
Martin Anayi, CEO dell’URC: “Quasi lametà delle partite termina con 7 o meno punti di scarto”
Quarantasette milioni e 700mila telespettatori, 10 milioni in più della stagione precedente. Oltre 3,4 nell’undicesima giornata, ed il picco dei playoff: 4.7 milioni sintonizzati, audience media di 671.428 permatch. Negli stadi, 1,7 milionidi biglietti staccati(+3%sul 2022/23), media di 11.200 a partita, la nona giornata che ha visto 146 mila spettatori sugli spalti.
«Sono inumeri della straordinaria crescita dell’Urc», ha detto Anayi a Treviso in un articolo pubblicato da La Tribuna di Treviso.
Il campionato intercontinentale ha dimostrato di saper intercettare l’interesse del pubblico.
«La crescita del torneo è la terza consecutiva e ha il maggior incremento di sviluppo in termini di audience e spettatori, nei nuovi social e su You Tube. I campioni ed i talenti della Next Gen hanno fatto lievitare l’appeal e l’attrattività , ma anche la competitività della franchigie ha contribuito: quasi la metà delle partite termina con 7 o meno punti di scarto».
Il salto in avanti del Benetton Rugby
Tra i club più in evidenza del 2024 c’è proprio il Benetton Rugby, vincitore del premio Innovation Award.
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Nella due giorni di stati generali ogni club ha messo sul piatto le proprie strategie al fine di innescare un miglioramento reciproco: «Si cerca di condividere tutto per crescere tutti assieme», spiega Antonio Pavanello, dg del Benetton, «Nel segno del confronto e dello scambio continui».
Così il Benetton ha spiegato il suo “boom” social; i Dragons come far “vivere” lo stadio prima e dopo i match; gli Sharks come si lavora sul brand; Edinburgh sulla promozione dei derby con Glasgow; Connacht del suo nuovo stadio, e sugli effetti dello sviluppo infrastrutturale.
I lavori sono iniziati lunedì 29 luglio e si concluderanno martedì 30 luglio con un confronto tra i vari spacialisti delle aree marketing. La volontà è quella di fare un ulteriore passo avanti nella costruzione di esperienze significative per i tifosi.
«Si deve arrivare ad una sorta di giornata da vivere allo stadio, oltre gli 80 minuti della partita», ha concluso Martin Anayi.
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