L’ex mediano di mischia (81 caps con la Nuova Zelanda) vorrebbe che World Rugby incentivasse la partecipazione delle superstar del XV ai Giochi
La vittoria della Francia alle Olimpiadi e soprattutto il percorso fatto da Antoine Dupont, che ha rinunciato a un anno di rugby a XV internazionale per preparare l’appuntamento di Parigi nel Rugby Sevens, sta portando ad alcune riflessioni su come far convivere le due specialità e fare in modo che gli appuntamenti a 7 siano sempre più pieni di campioni. Sulla questione è intervenuto anche l’ex mediano di mischia degli All Blacks, Justin Marshall, 81 caps con la Nuova Zelanda tra il 1995 e il 2005.
Secondo Marshall, nell’anno olimpico World Rugby dovrebbe modificare i calendari in modo da permettere a più campioni possibile di disputare le Olimpiadi: l’appuntamento a 5 cerchi infatti è esattamente nel mezzo tra i test match di luglio e il Rugby Championship, e questo rende difficilissimo far convivere le XV e Seven.
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“Guardavo il programma delle Olimpiadi dei prossimi giorni. Ad esempio la squadra americana che è andata a Parigi per il golf porta il suo giocatore numero uno, e così fanno tutte le squadre di tutti gli altri sport: portano i loro migliori. Il rugby non ha una finestra per poterlo fare” ha spiegato Marshall a The Platform.
“Ogni quattro anni – prosegue Marshall – bisognerebbe bloccare questa finestra in modo da poter vedere tutte le grandi superstar del gioco andare in campo e competere. Sarebbe fantastico”.
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L’altro lato della medaglia, però, porterebbe tanti giocatori meno conosciuti che però lavorano tutto l’anno per il Seven a rimanere fuori in luogo dei campioni del XV: “Se stessi interpretando l’avvocato del diavolo dovrei dire ci sono giovani giocatori e altri giocatori che si sono impegnati completamente per il Seven e hanno il loro grande momento una volta ogni quattro anni, ma all’improvviso la loro maglia verrebbe tolta loro da queste grandi superstar. Non sarebbe giusto perché hanno lavorato duro”.
“Sfortunatamente, questo però non porta a vincere. E (noi neozelandesi, ndr) vogliamo vincere l’oro in qualunque cosa facciamo, no? Soprattutto nel rugby” ha concluso Marshall.
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