Il pilone, giocatore dei Cheetahs, Sharks e Sale Sharks, costretto al ritiro per motivi di salute
“È con il cuore pesante che annuncio il mio ritiro dal rugby professionistico”. Queste le prime parole del messaggio di addio alla palla ovale di Coenie Oosthuizen, ex-pilone degli Springboks costretto per motivi di salute ad interrompere la sua carriera.
Classe 1989, Oosthuizen si è formato in Sudafrica crescendo e giocando coi Cheetahs per molte stagioni, distinguendosi per la sua velocità in campo pur essendo un pilone. Dal 2016 si è trasferito agli Sharks, coi quali ha giocato per tre stagioni, ma le più grandi soddisfazioni le ha conquistate con la maglia degli Springboks.
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Coenie Oosthuizen ha debuttato col suo Sudafrica nel 2012 a Durban, in occasione del test match con l’Inghilterra. Da quel momento in poi ha accumulato un totale di 30 presenze con i colori degli Springboks, e soprattutto ha preso parte alla Rugby World Cup 2015, concludendo la campagna iridata al terzo posto.
Una carriera quella di Oosthuizen costruita tutta in Sudafrica, a parte una lunga parentesi in Premiership con la maglia dei Sale Sharks tra il 2019 e il 2023. La scorsa stagione il pilone ha deciso di tornare in patria, per una seconda avventura con gli Sharks che, purtroppo, non è andata come si sperava.
All’inizio di quest’anno Coenie Oosthuizen ha subito un grave infortunio al collo che lo ha costretto prima ad interrompere la stagione (che gli Sharks hanno chiuso con la vittoria della Challenge Cup), poi ad abbandonare definitivamente il rugby professionistico all’età di 35 anni.
“Dopo 17 anni incredibili sul campo, è giunto il momento per me di allontanarmi dallo sport che amo così tanto. Ho iniziato il mio viaggio con i Cheetahs e ho avuto l’onore di giocare per diversi club speciali, tra cui gli Sharks e i Sale Sharks, prima di tornare nuovamente agli Sharks, dove la mia carriera è giunta a una fine inaspettata”.
“Questa decisione è stata una delle più difficili che abbia mai dovuto prendere. Sfortunatamente, un infortunio mi ha costretto ad appendere gli scarpini al chiodo prima di quanto avessi sperato. Sebbene questa non sia la fine che avevo immaginato, riconosco l’importanza di dare priorità alla mia salute e per poter stare più vicino alla mia splendida famiglia”, ha concluso l’ex-Springbok.
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