Il tecnico dei Wallabies si prepara al doppio round contro il Sudafrica campione del Mondo
Insieme agli All Blacks soltanto un’altra nazionale di tier 1 è uscita dalle scorse Summer Nations Series con sole vittorie: è l’Australia di Joe Schmidt, che ha battuto prima il Galles di Warren Gatland (per due volte) e poi la Georgia.
Wallabies che sotto la cura dell’allenatore neozelandese sembrano essersi ripresi dall’annus horribilis 2023, con la pesante eliminazione dalla Rugby World Cup francese già nella fase a gironi e gli strascichi lasciati dalla seconda gestione targata Eddie Jones. Ora però l’altezza dell’asticella si alza e Joe Schmidt dovrà guidare l’Australia nell’impegnativo Rugby Championship, l’annuale torneo tra le più forti nazionali dell’Emisfero Sud.
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Un Rugby Championship che, dopo la versione “light” dello scorso anno, torna nel suo formato su 6 giornate, e che per l’Australia inizia con una doppia sfida durissima: due round contro la squadra vincitrice delle ultime due Coppe del Mondo, il Sudafrica di Rassie Erasmus.
Springboks che si presentano al via del Rugby Championship 2024 reduci da una vittoria e una sconfitta con la seconda squadra del ranking mondiale, l’Irlanda di Andy Farrell, oltre al successo sul meno ostico Portogallo. Ed è proprio dalle prestazioni messe in campo dai sudafricani che coach Schmidt analizza la squadra che dovrà affrontare sabato 10 agosto al Suncorp Stadium di Brisbane.
Australia, Joe Schmidt: “Avrei voluto più tempo per preparare il Rugby Championship”
“Il Sudafrica mi ha impressionato, per il livello e l’intensità mostrato di quella serie contro l’Irlanda. A proposito della loro prima vittoria a Pretoria c’è stata un po’ di polemica per la meta di James Lowe che è stata annullata. Ma una squadra come la loro non ha bisogno di troppa fortuna, perché gran parte della fortuna se la creano con la qualità dei giocatori e la connessione che hanno”.
“Hanno ragazzi che hanno giocato insieme tantissimi test match di rugby. Ciò genera sicurezza e una fiducia quasi taciuta tra i giocatori, che sanno cosa faranno gli altri e si aspettano che lo facciano bene”.
Un aspetto che invece è mancato all’Australia, squadra come detto in fase di ricostruzione e con Joe Schmidt alla sua guida soltanto da pochi mesi.
“Ad essere sincero mi sarebbe piaciuto avere più tempo. Finora è stato tutto uno sprint”. Coach Schmidt ha fatto l’esempio della lista dei convocati per il Rugby Championship, dove figurano diversi esordienti: “Ci sono sei nuovi giocatori con cui non ho mai trascorso del tempo prima. Amalgamarli tutti sarà una vera sfida. Ma abbiamo un grande gruppo di giovani che sono davvero impegnati a presentarsi il più competitivi possibile sabato a Brisbane”, ha concluso il tecnico dei Wallabies.
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