Il due volte Campione del Mondo è stato inserito nello staff della SA Rugby in un ruolo particolare
Duane Vermeulen ha salutato il rugby professionistico da giocatore lo scorso novembre, dopo aver indossato la maglia del Sudafrica per 76 volte e vinto con gli Springboks ben due Rugby World Cup consecutive. Un campionissimo che, come tale, non poteva separarsi dal mondo della palla ovale.
Già poche settimane dopo l’annuncio del suo ritiro dalle competizioni, sono circolate voci di un suo coinvolgimento nello staff tecnico da parte della Federazione sudafricana. Rumors che si sono concretizzati e ormai da diversi mesi l’ex-terza linea è stato coinvolto nel progetto della SA Rugby Mobi-Unit. A fare luce sul suo ruolo è stato lo stesso Vermeulen in un’intervista riportata da PlanetRugby.
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Dopo il ritiro al termine della Rugby World Cup 2023, Vermeulen ha già lavorato a fianco degli allenatori degli Springboks, degli Junior Springboks e delle Springbok Women’s e attualmente è impegnato con i primi per il Rugby Championship. L’ex Springbok ha rivelato che il suo incarico è quello di fare da tramite tra allenatori e giocatori, e che gli piace dare il suo contributo da questa posizione.
“All’inizio non sapevo bene dove inserirmi, perché solo l’anno scorso ero un giocatore e ora ovviamente mi occupo di un ruolo più dirigenziale. Avendo già giocato con la maggior parte dei ragazzi in precedenza, si tende a conoscerli molto bene, il che rende più agevole l’ingresso in un ruolo del genere”.
“Tuttavia, lavorare con gli allenatori è fantastico. È molto divertente e sto imparando molto perché ora riesco a vedere le cose anche dall’altra parte”.
“Come giocatore devi impegnarti duramente sul campo di allenamento durante la settimana e assicurarti di essere in forma nel weekend. Ma in questo ruolo, vedi come gli allenatori affrontano ogni partita e assisti in prima persona a tutto il duro lavoro e alla pianificazione che ci sono dietro, quindi è una sfida entusiasmante e spero che mi permetterà di crescere in questo percorso”, ha spiegato Vermeulen.
“Quella è stata probabilmente una delle cose più facili perché capisco i giocatori e la loro mentalità. Come ex giocatore so cosa significa cercare costantemente di migliorare il proprio gioco, quindi è bello essere la voce tra giocatori e allenatori, e ancora di più perché alcuni giocatori non sanno come approcciare con un allenatore”.
“In questo modo posso ascoltare i giocatori perché comunicano con me, ma funziona anche viceversa con gli allenatori. Quando giochi nel rugby da così tanto tempo, è difficile andarsene e, essendo un allenatore della Mobi-Unit, è bello poter condividere le cose che ho imparato negli anni con la prossima generazione di giocatori”.
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