L’attuale situazione di Oscar Jegou e Hugo Auradou, i transalpini accusati di stupro aggravato: saranno sentiti altri giocatori
In questi giorni gli occhi di tutto il mondo sono puntati sulla Francia, paese organizzatore dei Giochi Olimpici 2024. Per quanto riguarda la palla ovale si è trattato di un grande successo, con le partite di rugby a 7 che hanno riscosso grande interesse del pubblico e visto il trionfo in casa dei Blues.
Ma sul mondo rugbystico transalpino pende una spada di Damocle che rischia di gettare una cattiva luce: il grave caso che riguarda due giocatori Bleus, Oscar Jegou e Hugo Auradou, detenuti in Argentina con l’accusa di stupro aggravato ai danni di una donna.
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I fatti risalgono alla notte tra sabato 6 e domenica 7 luglio, quella successiva alla prima partita giocata e vinta dalla Francia contro l’Argentina a Mendoza in occasione delle Summer Nations Series 2024. A seguito della denuncia arrivata a loro carico, prima Oscar Jegou e Hugo Auradou sono stati fermati presso il Commissariato di Buenos Aires, poi sono stati trasferiti a Mendoza dove si trovano agli arresti domiciliari ormai da tre settimane.
Sul loro caso arrivano aggiornamenti, riportati da Rugbyrama. I due giocatori sono in attesa di essere sentiti davanti alla giustizia locale: Oscar Jegou e Hugo Auradou testimonieranno martedì 6 agosto. Ricordiamo che i due giocatori del XV di Francia hanno ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con la denunciante, una donna argentina di 39 anni, ma affermano che si è trattato di un rapporto consensuale.
Natacha Romano, l’avvocato della donna, ha però svelato nuovi elementi riguardo la causa. Innanzitutto saranno chiamati a testimoniare anche altri 3 giocatori dei Bleus, ovvero Antoine Frisch, Giorgi Beria e Jean-Baptiste Gros in quanto anche loro presenti nell’albergo quella sera.
Inoltre l’avvocato ha denunciato alla stampa la situazione di detenzione agli arresti domiciliari di Oscar Jegou e Hugo Auradou, opponendosi al fatto che i due giocatori siano detenuti nella stessa residenza: “C’è un’anomalia nella collocazione agli arresti domiciliari. I due imputati non dovrebbero riuscire a comunicare per concordare le loro testimonianze prima di essere ascoltati. Si trovano però entrambi insieme nella stessa abitazione. Ci sarà una nuova detenzione udienza del 12 agosto. Il nostro obiettivo è che siano tenuti agli arresti domiciliari, ma non più che possano riunirsi per consultarsi”, ha detto Natacha Romano. Un caso che è quindi lontano dal concludersi e rischia di trascinarsi a lungo.
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