A Brisbane gli Springboks fanno quello che vogliono e vincono 7-33 sui Wallabies, alla prima sconfitta sotto la guida di Joe Schmidt
Il Rugby Championship è iniziato per il Sudafrica: a Brisbane gli Springboks di Rassie Erasmus conquistano subito una netta vittoria con punto bonus (che si ottiene con tre mete di vantaggio rispetto a quelle segnate dagli avversari), mentre l’Australia padrona di casa sembra non essersi accorta dell’inizio del Torneo.
Wallabies che sì sono una squadra giovane e in ricostruzione, ma le imprecisioni e la netta inferiorità nelle fasi statiche non gli hanno permesso neanche di dare minimamente fastidio alla corazzata Springboks. Primo tempo assolutamente dominato da questi ultimi, e soltanto una volta che hanno lasciato il piede dall’acceleratore, e commesso una marea di falli di distrazione, ecco che l’Australia ha segnato almeno la meta della bandiera per chiudere la prima partita del Rugby Championship sul 7-33.
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La cronaca di Australia-Sudafrica
Primo tempo assolutamente a senso unico a Brisbane: solo il Sudafrica in campo, padroni di casa non pervenuti. Se gli Springboks sbagliano la prima occasione per segnare punti, con Feinberg-Mngomezulu che al 6′ non centra un calcio di punizione, gli bastano pochi minuti per marcare in maniera più pesante. La meta arriva dalla maul sudafricana incontenibile per l’Australia ed è il capitano Kolisi a trovare la prima marcatura del Rugby Championship 2024.
Nei minuti successivi i Wallabies tentano la reazione per riscaldare il proprio pubblico. Riescono a mantenere il possesso ma i Wallabies giocano molto stretti e non trovano nessun vero avanzamento. Al primo ribaltamento di fronte ci mettono poco invece gli Springboks a tornare nei 22 avversari e alla fine du Toit sfonda l’avversario diretto e segna la seconda meta per il Sudafrica. Il numero 10 ospite mette a segno entrambe le trasformazioni e al 24′ il punteggio segna 0-14.
Nonostante il vantaggio il Sudafrica non smette di mettere pressione e attaccare, mentre le imprecisioni e i falli australiani fioccano. L’arbitro Luke Pearce al 30′ mostra un cartellino giallo a Kellaway con revisione al bunker: questo conferma il giallo, ma i Wallabies devono resistere in 14 praticamente fino alla fine del primo tempo. In un certo senso va bene all’Australia subire una sola meta, al 34′ con un incontenibile Arendse, e anzi negli ultimi minuti riesce anche ad entrare per la prima volta nei 22 sudafricani. Le fragilità in touche e in mischia però impediscono ogni piccola speranza di togliere lo “zero” sul tabellino che, alla fine del primo tempo, segna 0-21.
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Joe Schmidt effettua diverse sostituzioni al rientro in campo, nel tentativo di dare una scossa alla squadra di casa. E in effetti possesso e territorio iniziano a pendere un po’ più a favore dell’Australia, che però ora pecca di imprecisione: c’è sempre un in-avanti, un mancato controllo o un lancio sbagliato da rimessa laterale a fermare anche le poche buone occasioni costruite dai Wallabies. Appena entrati nell’ultimo quarto di gara, ecco il ribaltamento di fronte che porta gli Springboks nei 22 avversari, e loro non si fanno sfuggire l’occasione: alcune cariche portano il gioco vicino ai pali, accanto a cui schiaccia il subentrato Kwagga Smith.
Il tempo di centrare la trasformazione da parte di Feinberg-Mngomezulu e di rimettere in gioco il pallone che il Sudafrica mette a segno subito un’altra meta partendo dalla propria metà campo. Fa tutto uno slalom di Kriel, che lascia lì almeno tre avversari e scappa via. Al largo lo segue Arendse, che riceve il pallone e deve solo correre in meta per la quinta complessiva.
L’uno-due fa volare il punteggio sullo 0-33 al 64′ e ora il Sudafrica, sicuro del successo, si rilassa. Proprio questa distrazione porta gli Springboks a commettere troppi falli inutili, tra cui addirittura tre cartellini gialli ai danni di Marx, van Staden e Kriel, e concedere diversi possessi e occasioni all’Australia. Soltanto al 76′, dopo aver sciupato con le solite imprecisioni diverse altre chance, arriva la meta della bandiera di Paisami almeno per muovere il tabellino a favore dei padroni di casa. La marcatura però non cambia nulla nell’economia della partita e del torneo: il Rugby Championship 2024 si apre con una netta vittoria del Sudafrica, che a Brisbane batte l’Australia per 7-33.
Matteo Salmoiraghi
Rugby Championship 2024: formazioni e marcatori di Australia-Sudafrica
Australia: 15 Tom Wright, 14 Andrew Kellaway, 13 Len Ikitau, 12 Hunter Paisami, 11 Filipo Daugunu, 10 Noah Lolesio, 9 Jake Gordon, 8 Harry Wilson, 7 Carlo Tizzano, 6 Rob Valetini, 5 Lukhan Salakaia-Loto, 4 Nick Frost, 3 Allan Alaalatoa (c), 2 Matt Faessler, 1 Isaac Kailea.
A disposizione: 16 Josh Nasser, 17 James Slipper, 18 Zane Nonggorr, 19 Jeremy Williams, 20 Luke Reimer, 21 Tate McDermott, 22 Tom Lynagh, 23 Dylan Pietsch.
Marcatori Australia
Mete: Paisami 76′
Trasformazioni: Lynagh 77′
Punizioni:
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Cheslin Kolbe, 13 Jesse Kriel, 12 Damian de Allende, 11 Kurt-Lee Arendse, 10 Sacha Feinberg-Mngomezulu, 9 Cobus Reinach, 8 Elrigh Louw, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 RG Snyman, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Bongi Mbonambi, 1 Ox Nche.
A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Gerhard Steenekamp, 18 Vincent Koch, 19 Ben-Jason Dixon, 20 Marco van Staden, 21 Kwagga Smith, 22 Grant Williams, 23 Handré Pollard.
Marcatori Sudafrica
Mete: Kolisi 9′, du Toit 23′, Arendse 34′, Smith 62′, Arendse 64′
Trasformazioni: Feinberg-Mngomezulu 10′, 24′, 35′, 63′
Punizioni:
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