L’assistente allenatore dell’Australia ha reso merito al Sudafrica, dopo che la sua squadra ha preso una meta da una rimessa laterale giocata in maniera inconsueta
Una delle immagini più gettonare della prima giornata di Rugby Championship è quella che ritrae il passaggio in aria tra Ben-Jason Dixon ed Eben Etzebeth.
Le due seconde linee del Sudafrica si sono rese protagoniste di una rimessa laterale, da cui è nata la prima meta dei Boks a Brisbane, una giocata che sta spopolando sul web.
Il lancio di Mbonambi su Dixon, ha generato uno spostamento dell’ovale ad un secondo blocco di salto posizionato regolarmente indietro, in cui svettava Etzebeth.
Questo blocco di salto inconsueto ha incuriosito gli appassionati e gli addetti ai lavori, perchè la successiva difesa a terra dell’Australia si è trovata spiazzata e Siya Kolisi ha potuto concludere lo schema in meta.
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Rugby Championship, Geoff Parling: “Tutti sanno che il Sudafrica è una squadra coesa”
Gli Springboks non sono nuovi all’utilizzo di forme innovative. Basti pensare al famoso 7+1 in panchina, alla mischia chiamata dopo il mark nei 22 o al faretto utilizzato dallo staff tecnico che dà gli input ai giocatori in campo. Tutte idee di Rassie Erasmus che l’assistente di Schmidt dimostra di non disdegnare.
“Sappiamo che sono una buona squadra. Tutti sanno che il Sudafrica è una squadra coesa, ha un pacchetto di mischia unito con un numero elevato di presenze internazionali, che ha giocato tante partite insieme”, ha detto Parling in conferenza stampa.
Poi il coach di origine inglese si è soffermato sulla famosa touch da cui al 9′ minuto di Australia-Sudafrica è nata la meta di Kolisi. “Attaccano sempre in maniera un po’ speciale, che si tratti di una maul o di un movimento a campo aperto… hanno molto inventiva.”
Poi il focus passa sulla gara di sabato 17 agosto a Perth, dove i padroni di casa non potranno più commettere certi errori.
“Come pacchetto, quando giochi contro gli attuali campioni del mondo – anche come trequarti – devi fare bene il tuo gioco, piccole aree in cui siamo stati imprecisi sono diventati delle opportunità perse. Avrebbe potuto essere un match diverso se avessimo fatto meglio le nostre cose.”
A rendere tutto ancora più difficile per i Wallabies, ci sono gli infortuni di Nick Frost e Jeremy Williams, entrambi esclusi con commozioni cerebrali, mentre l’ala Filipo Daugunu è fuori per un altro infortunio. In ogni caso, in vista del secondo test con gli Springboks, la squadra di Joe Schmidt potrebbe recuperare Marika Koroibete e Nic White, due pedine fondamentali per creare pericoli agli avversari
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