Partita tutt’altro che perfetta degli uomini di Erasmus, che però negli ultimi 20 minuti vengono fuori di forza e portano a casa un match difficile
Seconda vittoria, 5 punti ma tanta sofferenza: il Sudafrica batte l’Australia 30-12 a Perth in una partita in bilico fino al 73′. Tanti errori da parte degli Springboks (ben 12 i palloni persi) e troppi falli nel punto d’incontro, in una partita a tratti confusa anche a causa della pioggia battente che si è abbattuta su Perth.
Merito anche dell’Australia, sempre in partita nonostante le tante difficoltà e capace di sfruttare le imprecisioni di un Sudafrica rimaneggiato, capace però nel finale di uscire alla distanza, di forza, anche grazie alla solita panchina stellare, non solo per merito degli avanti ma anche dell’ottimo Grant Williams, capace di dare un ritmo migliore rispetto a un appannato Van den Berg. La squadra di Erasmus conquista il bottino pieno, vincendo per 4 mete a 0 e portando a casa i punti che valgono un +5 sugli All Blacks alla vigilia della doppia sfida del 31 agosto e 7 settembre che verosimilmente deciderà il Rugby Championship.
Rugby Championship: la cronaca di Australia-Sudafrica
L’Australia mette subito in moto Koroibete, che va a cercarsi il pallone anche in mezzo al campo, mentre il Sudafrica prova a sfruttare la pioggia e il campo bagnato con i calci Mngomezulu, con Wright che dall’altra parte risponde con la stessa moneta. I primi punti del match sono australiani: Sprinboks che esagerano nel punto d’incontro e concedono un calcio piazzabile a Lolesio, che firma il 3-0.
La squadra di Erasmus risponde con una ripartenza del solito Kolbe, che raccoglie un pallone vagante nella sua metà campo e apre il gas: doppio cambio di direzione a creare la superiorità numerica, ma nonostante il 3 contro 2 il pallone per Mgomezulu non è perfetto e il mediano a sua volta non controlla bene, tradito dall’ovale scivoloso. Sulla mischia successiva, però, Lolesio rischia il disastro cercando un rischiosissimo cross-kick nei propri 22, il pallone è fuori misura e diventa un assist per Mapimpi, fermato a un metro dalla linea di meta dal miracoloso intervento di Wright.
Al 16′ arriva il pari dalla piazzola di Mngomezulu, e un minuto dopo il Sudafrica trova la meta del vantaggio. Pallone recuperato nel punto d’incontro e altra ripartenza dai 22 con Am, Kriel e poi Mapimpi che attacca la linea laterale e con il piede lancia poi la corsa di Fassi, che batte Kellaway in velocità e si tuffa alla bandierina: 8-3. La pioggia rende ogni battaglia aerea ancora più complicata. Da un errore in ricezione degli Springboks nel successivo calcio di ripresa nasce il penalty di Lolesio che accorcia le distanze, ma subito dopo la situazione si inverte ed è il Sudafrica a ritrovarsi subito in attacco. Etzebeth – entrato presto per l’infortunato Moerat – comincia a caricare a testa bassa, Van den Berg non è perfetto in fase di impostazione ma riesce comunque a dare continuità all’azione che porta al penalty dell’11-6.
Al 36′ un placcaggio senza palla di Van den Berg su Lolesio concede al mediano australiano la terza occasione della sua partita: anche questa è ben sfruttata e vale il nuovo -2 dei Wallabies. Il Sudafrica sbaglia troppo mentre il piede di Tom Wright vale al 39′ un ottimo 50:22. Rimessa lunga vinta da Wilson, poi Wessels viene punito per non essere rotolato via e allo scadere del primo tempo, ma Lolesio sbaglia clamorosamente il calcio più facile della sua partita e si va all’intervallo con gli Springboks davanti 11-9.
Nell’intervallo l’Australia perde capitan Alaalatoa per un problema alla spalla, al suo posto Nonggorr. Dentro anche Slipper per Bell. Il secondo tempo comincia con un regalo dei Wallabies: fallo ingenuo concesso nella propria metà campo e altri 10 metri presi per proteste da Nic White, il Sudafrica rinuncia ai pali, va in rimessa laterale e segna con una maul avanzante. A finalizzare è Marco Van Staden, Mngomezulu trasforma per il 18-9.
Dall’altra parte ancora un fallo ingenuo nel breakdown consente all’Australia di ritornare sotto con un piazzato di Lolesio. I Wallabies, però, perdono anche Slipper per infortunio e sono costretti a giocare le mischie no contest. Siccome Bell è uscito per concussion, però, gli australiani possono continuare a giocare in 15. A Perth dalla pioggia si passa al diluvio, entrambe le squadre provano a mettere in difficoltà l’avversario al piede, poi Wright serve con un gran pallone Jorgenson che lanciato in corsa arriva all’ingresso nei 22 ma spreca tutto con un calcetto che sbatte addosso a Mngomezulu.
Il match diventa una sagra degli errori ed Erasmus decide di mettere ordine completando l’ingresso della bomb squad: dentro Marx, Nche, Koch e Kwagga Smith, che pur non potendo fare la differenza in mischia (essendo no contest) si fanno sentire in mezzo al campo. Entra anche Grant Williams che alza il ritmo rispetto a Van den Berg, mentre Pollard prende il posto di Mngomezulu. Al 62′ gli Springboks rinunciano ancora ai pali: la maul è ancora una volta avanzante e il solito Malcom Marx segna per il 23-12.
Al 67′ l’Australia ha una grande occasione per riaprire la partita con una touche ai 5 metri, ma la manona di Etzebeth neutralizza l’azione. Due minuti dopo, a metà campo, è Pieter Steph du Toit a conquistare il turnover che riporta gli Springboks in attacco. Ancora una maul, ancora un avanzamento che costringe l’Australia all’ennesimo fallo con Seru Uru che paga per tutti. La squadra di Erasmus ripete il copione: rimessa, maul e meta di Marx che al 73′ chiude la partita. Il Sudafrica potrebbe segnare ancora: cross-kick per Du Toit che viene placcato da Koroibete a 2 metri dalla linea di meta, il flanker sudafricano tenta l’offload da terra sull’accorrente Kriel che però non capisce subito le intenzioni del compagno e perde clamorosamente un’ovale solo da schiacciare. Non succede altro, finisce 30-12 per il Sudafrica che vince meritatamente contro un’Australia comunque incoraggiante.
Francesco Palma
Il tabellino di Australia-Sudafrica
Australia: 15 Tom Wright, 14 Andrew Kellaway, 13 Len Ikitau, 12 Hunter Paisami, 11 Marika Koroibete, 10 Noah Lolesio, 9 Nic White, 8 Harry Wilson, 7 Carlo Tizzano, 6 Rob Valetini, 5 Lukhan Salakaia-Loto, 4 Angus Blyth, 3 Allan Alaalatoa (c), 2 Josh Nasser, 1 Angus Bell
A disposizione: 16 Billy Pollard, 17 James Slipper, 18 Zane Nonggorr, 19 Tom Hooper, 20 Seru Uru, 21 Tate McDermott, 22 Ben Donaldson, 23 Max Jorgensen
Mete:
Trasformazioni:
Calci di punizione: Lolesio 3′, 21′, 36′, 46′
Sudafrica: 15 Aphelele Fassi, 14 Cheslin Kolbe, 13 Jesse Kriel, 12 Lukhanyo Am, 11 Makazole Mapimpi, 10 Sacha Feinberg-Mngomezulu, 9 Morne van den Berg, 8 Elrigh Louw, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Marco van Staden, 5 Ruan Nortje, 4 Salmaan Moerat, 3 Thomas du Toit, 2 Johan Grobbelaar, 1 Jan-Hendrik Wessels
A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Ox Nche, 18 Vincent Koch, 19 Eben Etzebeth, 20 Kwagga Smith, 21 Grant Williams, 22 Manie Libbok, 23 Handré Pollard
Mete: Fassi 17′, Van Staden 44′, Marx 64′, 73′
Trasformazioni: Mngomezulu 44′
Calci di punizione: Mngomezulu 16′, 26′
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