I Wallabies fanno registrare un record poco lusinghiero
Al settantaduesimo minuto della sfida di Rugby Championship tra Australia e Sudafrica dello scorso 17 agosto il seconda linea Seru Uru, entrato da 18 minuti per il suo debutto internazionale, veniva espulso temporaneamente, punito per i falli ripetuti in fase difensiva dalla sua squadra.
Pochi secondi dopo gli Springboks avrebbero segnato la meta del bonus con Malcolm Marx.
Quello di Uru è il quarantaquattresimo cartellino, giallo o rosso, ricevuto dall’Australia nelle ultime 48 partite. Una statistica assai poco lusinghiera per una squadra che fatica a chiudere una partita senza un periodo di gioco in inferiorità numerica.
Leggi anche: Rugby Championship: Scott Barrett pronto a rientrare
Certo, essendo i Wallabies in questo momento storico una squadra che si trova spesso ad affrontare avversari di livello superiore, è normale che il livello di disciplina cali nel momento in cui si trovano in difficoltà. Tuttavia c’è qualcosa di più, qualcosa da aggiustare, se i numeri sono così importanti e vanno indietro fino alla gestione di Dave Rennie.
Da quando Joe Schmidt è al timone l’Australia ha giocato 5 partite, vedendosi comminare 4 gialli e un rosso: nelle due sfide vinte contro il Galles andarono fuori per 10 minuti Fraser McReight e Lukhan Salakaia-Loto, contro la Georgia Filipo Daugunu vide il rosso dopo pochi giri d’orologio, Andrew Kellaway è stato espulso temporaneamente nella prima sfida agli Springboks.
Nello stesso campione di 48 partite, gli avversari dell’Australia hanno ricevuto un totale di 29 cartellini.
Insomma, i Wallabies stanno lottando per ritrovare un’identità, ritrovare fiducia e solidità. A tratti, nelle partite disputate sotto la guida di Schmidt, ci sono riusciti. Il bilancio tra vittorie e sconfitte, difatti, è ancora positivo. Tuttavia urge un netto cambio di rotta disciplinare, prima di tutto nel cercare di limitare il numero di calci di punizione (solo in 14 delle suddette 48 partite l’Australia ha commesso meno falli degli avversari) e di conseguenza tagliare anche il numero dei cartellini ricevuti per riuscire ad essere competitivi.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.