Il pilone italo-argentino è alle prese con la lunga riabilitazione dopo la rottura del tendine d’Achille
Il Benetton Rugby si sta preparando in vista del primo impegno stagionale, in calendario il 7 settembre quando i Leoni giocheranno a Belfast con l’Ulster la prima amichevole, seguita poi da un secondo test con gli Harlequins il 13 a Monigo.
Gli allenamenti estivi, ripresi in questi giorni dopo la pausa di Ferragosto, coinvolgono ancora solo una parte del gruppo biancoverde, in attesa che i giocatori convocati con l’Italia durante l’estate rientrino dalle vacanze. Tra gli atleti del Benetton che hanno indossato la maglia Azzurra, ma che per vari motivi non sono stati richiamati in questa finestra estiva, c’è Ivan Nemer.
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Il pilone italo-argentino non ha preso parte alle Summer Nations Series 2024 per via della rottura del tendine d’Achille, rimediata lo scorso 26 aprile in occasione del match di URC contro l’Ulster. Ora Ivan Nemer, considerando che per recuperare sono necessari dai 7 ai 9 mesi, è a circa un terzo del lungo percorso di riabilitazione.
Benetton, Ivan Nemer: “Punto a rientrare per gennaio. E voglio indossare ancora l’Azzurro”
“La fase di recupero sta procedendo bene – ha dichiarato il pilone in un’intervista a la Tribuna di Treviso – anzi direi anche più velocemente del previsto. Di solito l’assenza varia dai sette mesi, come è successo a Odogwu, ai nove, quelli invece di Tetaz. Spero di tornare in campo per gennaio, al massimo a febbraio”.
A proposito di ritorno in campo, il Benetton si prepara ad affrontare una nuova stagione di URC e il ritorno in Champions Cup: “Le possibilità di fare meglio le abbiamo, e la squadra sta acquistando consapevolezza. Qualche anno fa si diceva: proviamo a vincere questa partita, adesso sappiamo che lo possiamo fare. Soprattutto in casa nostra: Monigo ormai è il nostro fortino. Se riusciremo ad essere altrettanto efficaci in trasferta credo che arriveremo a raggiungere i nostri obiettivi”.
“Erano cinque anni che il Benetton mancava dalla Champions Cup. Ci giocano le migliori squadre del mondo, niente di meglio per noi affrontarle, giocare contro i più forti è da sempre il sistema più efficace per crescere”.
“Se invidio un po’ i successi di Gallo e Albornoz con l’Argentina? No, sono miei amici e io sono un loro tifoso. Da parte mia a suo tempo ho fatto una scelta e ho preferito sfruttare l’opportunità di giocare con l’Italia, il meglio per me e la mia carriera. E spero ancora di indossare la maglia Azzurra. Oltretutto a novembre l’Italia affronterà proprio l’Argentina”, ha chiuso il pilone biancoverde.
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