Finn Russell: “La pensione è la cosa più lontana dalla mia mente”

Il numero 10 di Bath non ha alcuna intenzione di ritirarsi, anzi punta lontano con la maglia della Scozia

Sei Nazioni: lo scozzese Finn Russel è stato squalificato tre settimane dopo il cartellino rosso ricevuto nella sfida con la Francia Ph. Sebastiano Pessina

Finn Russell: “La pensione è la cosa più lontana nella mia mente” Ph. Sebastiano Pessina

Finn Russell ha alcuna intenzione di ritirarsi. L’addio al rugby giocato non è nei piani del mediano d’apertura scozzese, che ha dichiarato di voler giocare la coppa del mondo del 2027 con la sua nazionale.

Il numero 10 di Bath non ha partecipato al Tour estivo degli Highlanders, così come molti suoi colleghi senior risparmiati dalle trasferte in Nord e Sud America.

Leggi anche: Finn Russell rivela il suo desiderio sul tour 2025 dei British and Irish Lions

Finn Russell non pensa alla pensione ma vuole continuare a giocare

Il mediano d’apertura scozzese ha dichiarato, a un evento ospitato da TNT Sports, di essere nella sua forma migliore dopo tanto tempo e che non vuole pensare alla pensione.

“Compirò 35 anni durante la prossima Coppa del Mondo e ho sicuramente intenzione di parteciparvi. Avrò 32 anni il prossimo mese e tutti mi chiedono ‘cosa farai dopo?’. Penso che mi mancano ancora sei o sette anni da giocare”, ha detto l’ex giocatore del Racing 92.

“Non ho alcuna intenzione di ritirarmi presto rugby internazionale. Giocherò finché potrò. Alcuni giocatori potrebbero pensare di ritirarsi a 34 anni, smettono di giocare e si trovano un lavoro. Finché mi diverto e gioco bene, non ha senso fermarmi” ha rivelato Finn Russell.

Il giocatore scozzese guadagna 1 milione di sterline a Bath, soldi che gli hanno permesso fra gli altri di investire in un portafoglio immobiliare per dare sicurezza ai suoi due bambini. Scherzando sul suo futuro, Finn Russell ha dichiarato: “Avendo dei figli piccoli, mi piacerebbe che fossero abbastanza grandi da ricordare parte della mia carriera. Quindi potrei dover giocare fino a 45 anni se ne avrò un altro!”.

E dopo la fine della carriera? Il numero 10 classe 1992 ha svelato che gli piacerebbe fare l’allenatore, ma un coach non convenzionale: “Mi piacerebbe essere un consulente allenatore, magari aiutare i giovani di 10 anni a crescere. Cercare di trasmettere la mia mentalità agli altri è qualcosa che mi piacerebbe molto perché tanti giovani giocatori entrano nel loro guscio troppo rapidamente” ha concluso Finn Russell.

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