Il giornalista neozelandese Gregor Paul ha parlato di un deficit tecnico che riguarda da vicino la squadra di Scott Robertson
Il giornalista neozelandese Gregor Paul sostiene che l’eliminazione del Sudafrica dal Super Rugby abbia indebolito gli All Blacks, rendendoli meno competitivi contro squadre potenti come gli Springboks.
In un articolo pubblicato per RugbyPass , Paul attribuisce questo declino all’isolamento della Nuova Zelanda nella bolla del Pacifico, dove primeggia, ma non si confronta più contro squadre sudafricane.
Il giornalista evidenzia un calo evidente nel tasso di vittorie degli All Blacks, sceso dall’87% tra il 2016 e il 2019 al 69% dopo il 2021.
Nonostante una prestazione eccellente per 62 minuti i neozelandesi sabato scorso sono crollati nell’ultimo quarto di gara all’Ellis Park, praticamente dopo l’ingresso della Bomb Squad.
Paul sostiene che l’evoluzione del Super Rugby in una competizione frenetica e aerobica abbia reso i giocatori neozelandesi impreparati a gestire la pressione dei calci piazzati o la fisicità che devono affrontare a livello internazionale.
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“Gli All Blacks si rivelano carenti nello stile di rugby anaerobico”
“Gli All Blacks non hanno un atleta delle dimensioni e della forma di Pieter-Steph du Toit, con l’atletismo e la mobilità per passare con tanta facilità dalla seconda alla terza linea” ha sottolineato Gregor Paul.
La mancanza di atleti fisicamente imponenti come du Toit sarebbe quindi un problema fondamentale per gli All Blacks, anzi un problema che lo staff tecnico neozelandese dovrà affrontare, se i tuttineri vogliono rimanere competitivi ai massimi livelli. Lo confermerebbero i risultati contro le cosidette ‘big’.
“Gli All Blacks restano estremamente ben attrezzati per battere squadre come Australia, Scozia, Galles e [solitamente] Argentina, ma quando incontrano squadre come Sudafrica, Irlanda, Francia e Inghilterra, che hanno atleti di grande potenza e giocano uno stile di rugby anaerobico, si rivelano carenti”, scrive Paul, che poi aggiunge: “Un tempo il Super Rugby era un ricco mosaico di stili e atleti, ma ora è per lo più un gioco aerobico, palla in mano, di velocità, in cui tutte le 12 squadre, con l’eccezione forse dei Blues, giocano uno stile simile.”
A Scott Barrett e compagni, impegnati domani nella super sfida della quarta giornata di Super Rugby, spetta l’ultima parola del campo per smentire le teorie di Gregor Paul.
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