Due calci sbagliati da McKenzie nel finale e un fallo insensato di Lomax che costa la meta di Marx regalano agli Springboks un altro successo, e a questo punto il Torneo è in cassaforte
Il Sudafrica vince ancora e mette le mani sul Rugby Championship: a Città del Capo gli Springboks superano 18-12 una Nuova Zelanda che come a Johannesburg ha condotto per gran parte del match, salvo poi cedere nel secondo tempo. In particolare, pesano due errori dalla piazzola di McKenzie (il secondo su un calcio centrale) e un fallo evitabile di Lomax, che colpisce Kolbe con una spallata, si fa ammonire e regala alla squadra di Erasmus l’occasione che porta alla meta finale di Malcom Marx.
Eppure gli All Blacks avevano fatto una grande partita: dominanti e furiosi nel punto d’incontro, avevano tolto ogni arma offensiva a un Sudafrica che nel primo tempo non sapeva dove girarsi. La differenza l’ha fatta ancora una volta la panchina: gli ingressi di Marx, Koch, Loux ed Hendrikse in particolare cambiano l’inerzia del match, mentre Robertson manca le scelte vincenti, togliendo troppo presto uno scatenato Sititi e tenendo in campo Lomax fino al giallo nel 75′, ma negli ultimi minuti stava già soffrendo eccessivamente in mischia.
La cronaca di Sudafrica-All Blacks
Gli Springboks mettono subito le cose in chiaro: prima Kolisi si fa sentire con un placcaggio durissimo su Telea, poi la mischia degli All Blacks subisce un’arata devastante dal pacchetto sudafricano. Come a Johannesburg, però, la rimessa laterale non funziona: 2 errori su 4 lanci nei primi 10 minuti e possesso regalato alla Nuova Zelanda che all’11’ si accende: lungo multifase con Tupou Vaa’i che fa tanta strada e Jordan e Telea che inventano, la difesa sudafricana però tiene e alla fine è Jasper Wiese a recuperare il pallone. Il Sudafrica riparte ma rischia tantissimo con un cross kick sbagliato di Le Roux che diventa un regalo per Will Jordan, fermato da un provvidenziale intervento di Kolisi. L’azione però continua, gran carica di Taylor che riporta i suoi dentro i 22: Wiese prova nuovamente a scavare nel raggruppamento ma stavolta commette fallo, viene ammonito e lascia i suoi in 14. McKenzie piazza per i primi 3 punti.
L’inferiorità numerica degli Springboks dura però 30 secondi. Nella battaglia aerea con le Roux, Reece sbaglia completamente il tempo e interviene quando il sudafricano è in aria e ha già preso il pallone: Carley mette nuovamente la mano in tasca e manda fuori per 10 minuti l’ala neozelandese. A livello fisico il Sudafrica sembra averne di più ma fatica ad avere possessi di qualità, sia per il gran lavoro dei neozelandesi nel punto d’incontro sia per la disastrosa rimessa laterale che ancora una volta complica i piani di Erasmus. Al 21′ però gli Springboks accelerano, Savea regala un calcio piazzabile per un fallo su Williams ma Kolisi e compagni optano per la rimessa laterale. Stavolta il lancio è buono (anche perché gli All Blacks non saltano) ma il Sudafrica si arena sui 5 metri e Sam Cane con un gran tenuto salva tutto.
Col passare dei minuti gli All Blacks rimettono a posto anche la mischia ordinata. Al 29′ McKenzie piazza dalla linea dei 10 metri per il 6-0, Pollard risponde subito dopo dalla stessa distanza, ma la squadra di Robertson è furiosa nel punto d’incontro e continua a stoppare ogni azione offensiva degli Springboks. Nel finale di tempo arrivano altri 3 punti con McKenzie per il 9-3 con cui si va all’intervallo.
Il secondo tempo ricomincia con un altro grande intervento nel punto d’incontro di Scott Barrett: McKenzie ci prova dalla propria metà campo ma non trova i pali. Il Sudafrica risponde con una grande accelerazione di Pollard che mette i compagni sul piede avanzante mentre Erasmus inserisce Marx e Am al posto di Mbonambi e Moodie. I padroni di casa rinunciano ancora una volta ai pali e vanno vicinissimi al bersaglio grosso con Etzebeth che schiaccia ma secondo Carley e il TMO non trova la linea di meta. C’era un vantaggio e gli Springboks vanno ancora una volta in rimessa, e stavolta la scelta paga perché a marcare è Siya Kolisi per il sorpasso: 10-9 con trasformazione di Pollard.
Erasmus cambia i 2 piloni e mette dentro anche Louw per Wiese e Mngomezulu per Pollard. Dall’altra parte invece Robertson si gioca subito la carta Perenara. La ripresa evidenzia la stessa indisciplina che gli All Blacks avevano mostrato nel primo match, e che nel primo tempo di Città del Capo sembrava essere sparita. Un fuorigioco di Reece concede al 54′ il calcio del 13-9, messo dentro da Mngomezulu. Nel momento più difficile gli All Blacks si ancorano nuovamente al punto d’incontro. Un tenuto di Lomax consente alla Nuova Zelanda di tornare nei 22 e guadagnare poi un altro calcio di punizione: McKenzie accorcia le distanze per il 13-12.
Al 63′ Carley punisce con un altro giallo un avanti volontario di Le Roux. McKenzie piazza ma colpisce il palo, il pallone è raccolto da Jordie Barrett che dà vita a un’altra azione d’attacco nei 22, poi però Ratima spara un pallone in faccia a un poco attento Scott Barrett e regala il possesso al Sudafrica. Mngzomezulu prima sbaglia, poi si riscatta: si fa stoppare un calcetto forse troppo rischioso a metà campo, poi però va a riprendersi il pallone nel punto d’incontro e conquista il tenuto che gli consente di piazzare dalla linea di metà campo. Il suo destro però non è preciso e il pallone va fuori.
La partita si fa sempre più tesa: un fallo nel punto d’incontro regala a McKenzie un’altra occasione per il sorpasso, ma ancora una volta l’utility back neozelandese non trova i pali, e stavolta da posizione centrale. Il Sudafrica invece va dall’altra parte e risponde: Beauden Barrett si fa stoppare un calcio a metà campo, Hendrikse ne approfitta e a sua volta prova a innescare col piede la corsa di Kolbe, che però subisce una spallata senza palla da Lomax. Carley fischia un calcio di punizione per il Sudafrica e ammonisce il pilone neozelandese. La squadra di Erasmus recupera Le Roux e si ritrova quindi in superiorità numerica, e decide quindi di andare in rimessa: il drive sembra non avanzare, ma Malcom Marx esce al momento giusto, trova un buco clamoroso dal lato chiuso (grave errore di Reece) e segna la meta del 18-12.
Gli All Blacks vanno nel pallone. Mngomenzulu apre in due la difesa neozelandese e poi sbaglia il passaggio decisivo su Kriel, poi McKenzie sbaglia completamente il calcio di liberazione agli Springboks un altro pallone nei 22. Kolbe prova a chiudere la partita con un drop ma il pallone finisce a lato. C’è tempo per un’ultima azione degli All Blacks: la rimessa di Taylor però è rubata dal solito strepitoso Pieter-Steph du Toit. Finisce 18-12 a Johannesburg, il Sudafrica mette il punto esclamativo sul Rugby Championship e batte ancora una volta la Nuova Zelanda, alla terza sconfitta in quattro partite.
Francesco Palma
Rugby Championship 2024: il tabellino di Sudafrica-All Blacks
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Canan Moodie, 13 Jesse Kriel, 12 Damian de Allende, 11 Cheslin Kolbe, 10 Handre Pollard, 9 Grant Williams, 8 Jasper Wiese, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 Ruan Nortje, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Bongi Mbonambi, 1 Ox Nche
A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Gerhard Steenekamp, 18 Vincent Koch, 19 Kwagga Smith, 20 Elrigh Louw, 21 Jaden Hendrikse, 22 Sacha Feinberg-Mngomezulu, 23 Lukhanyo Am
Mete: Kolisi 50′, Marx 74′
Trasformazioni: Pollard 50′
Calci di punizione: Pollard 31′, Mngomezulu 54′
Cartellini: giallo a Wiese al 14′, giallo a Le Roux al 63′
Nuova Zelanda: 15 Will Jordan, 14 Sevu Reece, 13 Rieko Ioane, 12 Jordie Barrett, 11 Mark Tele’a, 10 Damian McKenzie, 9 Cortez Ratima, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane, 6 Wallace Sititi, 5 Tupou Vaa’i, 4 Scott Barrett (c), 3 Tyrel Lomax, 2 Codie Taylor, 1 Tamaiti Williams
A disposizione: 16 Asafo Aumua, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Fletcher Newell, 19 Sam Darry, 20 Luke Jacobson, 21 TJ Perenara, 22 Anton Lienert-Brown, 23 Beauden Barrett
Mete:
Trasformazioni:
Calci di punizione: McKenzie 15′, 29′, 40′, 59′
Cartellini: giallo a Reece al 15′, giallo a Lomax al 73′
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